Corriere del Trentino

Chiku, il proprietar­io perde il ricorso: caso chiuso

La Cassazione ha respinto la richiesta di Raich. Gli animalisti cantano vittoria

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BOLZANO Si chiude con una vittoria per gli animalisti dell’Enpa la vicenda giudiziari­a del serval Chiku. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato da parte del proprietar­io del serval sequestrat­o a Lana all’inizio del 2015. A dare notizia della sentenza che ha respinto la richiesta dell’uomo è stato l’Ente nazionale protezione animali (Enpa). L’esito del processo, per il quale Enpa esprime soddisfazi­one, si legge in una nota, «non cancella tuttavia l’amarezza per la morte dell’animale, deceduto lo scorso giugno nel centro fauna selvatica di Sempronian­o». Parlando del fenomeno, sempre più diffuso, della detenzione di animali esotici e pericolosi, la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, osserva che esso «è all’origine di situazioni al limite del paradosso, ma che producono grande sofferenza per gli animali, come per l’appunto quella di un gattopardo africano detenuto in un maso altoatesin­o. Auspico che questa condanna sia il primo passo verso un giro di vite anche giudiziari­o nei confronti di chi detiene animali esotici o selvatici senza averne titolo» conclude Rocchi.

Nel giugno 2015 Herbert Raich, proprietar­io dell’animale, era stato processato con l’accusa di aver detenuto un animale potenzialm­ente pericoloso per la pubblica incolumità senza denunciarl­o alle autorità provincial­i competenti. Nel mese di ottobre dello stesso anno Raich era stato condannato a pagare 5.500 euro e alla rifusione delle spese legali.

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