Corriere del Trentino

CLUB ARMONIA, TEATRO CIVILE E LA NECESSITÀ DI RICORDARE

- Il caso di Luca Malossini Sandra Martinelli Rigotti, TRENTO ARCO

Devo prendere atto che ancora una volta il Club Armonia, sotto la regia di Renzo Fracalossi, per l’imminente Giornata della Memoria regala uno spettacolo di grande impatto. Lo si intuisce da quanto ha scritto lo stesso Fracalossi sul Corriere del Trentino di martedì. Credo che raccontare la storia del campo di concentram­ento per donne (Frauen Konzentrat­ionslager di Ravensbrüc­k, a nord di Berlino) sia didatticam­ente importante. Sapevo molto di Auschwitz, poco del lager femminile. Grazie allora al Club Armonia che si impegna in una rilettura della storia portando in scena l’orrore e le atrocità subite da uomini, donne e bambini. Un teatro civile di cui abbiamo bisogno, perché ci possa aiutare a non abbassare mai la guardia, a evitare affermazio­ni che tendono a normalizza­re gli accadiment­i. Altro che banalizzar­e, bisogna ricordare. Ciò che hanno subito i bambini a Ravensbrüc­k è disumano. Mi chiedo ancora oggi come delle persone abbiamo trovato la forza di strangolar­e e annegare dei neonati. Non si possono dimenticar­e queste immagini, non ci può essere perdono. offrono i loro pareri senza rendersi conto che così facendo si coprono di ridicolo. Non si può costruire un palazzo sulla sabbia. Lo volete capire si o no? Possibile che tra i parlamenta­ri superpagat­i non vi sia qualcuno che sappia gridare con coraggio questa assoluta verità?

L’esame di maturità è inutile e dannoso. Ve lo dice un uomo che è laureato e ha vissuto quarant’anni nella scuola: ve lo dice un uomo che non ha la utto vero, abbiamo bisogno, oggi più che mai, di ricordare. Ripercorre­re il passato non è un esercizio stanco: la memoria deve essere tenuta sempre accesa. Proprio per questo il «teatro civile» del Club Armonia costituisc­e un approdo sicuro, oserei dire indispensa­bile. Gli attori sono gli interpreti della storia, ciò che viene messo in scena è accaduto veramente e deve servire da monito.

Conoscevo pochissimo, colpevolme­nte, la vicenda del lager femminile. Ho letto Fracalossi e mi sono documentat­o: difficile trovare le parole. Un concentrat­o di odio che si è scaricato su donne e bambini inermi. Teniamoci stretta dunque la «Giornata della Memoria» e non liquidiamo­la come un impiccio oppure una ricorrenza che sa di polvere, di vecchio, di inutile. Il passato va usato per non commettere gli stessi errori: una volta tanto rivalutiam­o il lavoro degli storici che è indispensa­bile.

Mi unisco anch’io al ringraziam­ento nei confronti del Club Armonia per l’impegno profuso su simili temi. Perché non si finisce mai di imparare. competenza dell’attuale ministra alla pubblica istruzione...Però sappiate che non conosco insegnante degno di insegnare che non sia convinto dell’assurdità dell’esame di maturità.

Certamente le persone che accettano allegramen­te la presenza di ministri incompeten­ti nei governi non la penseranno come me (anche questa è una certezza assoluta e chiedo perdono a tutti coloro che, come me, sanno che non esistono certezze assolute, ma alcune meritano di essere considerat­e quasi incontrove­rtibili), ma non possiamo continuare a farci governare da chi non capisce nulla, nella migliore delle ipotesi; ma nella peggiore delle ipotesi si può pensare che chi ci governa abbia la ferma intenzione di distrugger­e l’Italia.

Al villan non far sapere ... Com’è orrendamen­te vero questo proverbio. Angelo Casamassim­a,

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