CLUB ARMONIA, TEATRO CIVILE E LA NECESSITÀ DI RICORDARE
Devo prendere atto che ancora una volta il Club Armonia, sotto la regia di Renzo Fracalossi, per l’imminente Giornata della Memoria regala uno spettacolo di grande impatto. Lo si intuisce da quanto ha scritto lo stesso Fracalossi sul Corriere del Trentino di martedì. Credo che raccontare la storia del campo di concentramento per donne (Frauen Konzentrationslager di Ravensbrück, a nord di Berlino) sia didatticamente importante. Sapevo molto di Auschwitz, poco del lager femminile. Grazie allora al Club Armonia che si impegna in una rilettura della storia portando in scena l’orrore e le atrocità subite da uomini, donne e bambini. Un teatro civile di cui abbiamo bisogno, perché ci possa aiutare a non abbassare mai la guardia, a evitare affermazioni che tendono a normalizzare gli accadimenti. Altro che banalizzare, bisogna ricordare. Ciò che hanno subito i bambini a Ravensbrück è disumano. Mi chiedo ancora oggi come delle persone abbiamo trovato la forza di strangolare e annegare dei neonati. Non si possono dimenticare queste immagini, non ci può essere perdono. offrono i loro pareri senza rendersi conto che così facendo si coprono di ridicolo. Non si può costruire un palazzo sulla sabbia. Lo volete capire si o no? Possibile che tra i parlamentari superpagati non vi sia qualcuno che sappia gridare con coraggio questa assoluta verità?
L’esame di maturità è inutile e dannoso. Ve lo dice un uomo che è laureato e ha vissuto quarant’anni nella scuola: ve lo dice un uomo che non ha la utto vero, abbiamo bisogno, oggi più che mai, di ricordare. Ripercorrere il passato non è un esercizio stanco: la memoria deve essere tenuta sempre accesa. Proprio per questo il «teatro civile» del Club Armonia costituisce un approdo sicuro, oserei dire indispensabile. Gli attori sono gli interpreti della storia, ciò che viene messo in scena è accaduto veramente e deve servire da monito.
Conoscevo pochissimo, colpevolmente, la vicenda del lager femminile. Ho letto Fracalossi e mi sono documentato: difficile trovare le parole. Un concentrato di odio che si è scaricato su donne e bambini inermi. Teniamoci stretta dunque la «Giornata della Memoria» e non liquidiamola come un impiccio oppure una ricorrenza che sa di polvere, di vecchio, di inutile. Il passato va usato per non commettere gli stessi errori: una volta tanto rivalutiamo il lavoro degli storici che è indispensabile.
Mi unisco anch’io al ringraziamento nei confronti del Club Armonia per l’impegno profuso su simili temi. Perché non si finisce mai di imparare. competenza dell’attuale ministra alla pubblica istruzione...Però sappiate che non conosco insegnante degno di insegnare che non sia convinto dell’assurdità dell’esame di maturità.
Certamente le persone che accettano allegramente la presenza di ministri incompetenti nei governi non la penseranno come me (anche questa è una certezza assoluta e chiedo perdono a tutti coloro che, come me, sanno che non esistono certezze assolute, ma alcune meritano di essere considerate quasi incontrovertibili), ma non possiamo continuare a farci governare da chi non capisce nulla, nella migliore delle ipotesi; ma nella peggiore delle ipotesi si può pensare che chi ci governa abbia la ferma intenzione di distruggere l’Italia.
Al villan non far sapere ... Com’è orrendamente vero questo proverbio. Angelo Casamassima,