Corriere del Trentino

Ferie con il cane senza pagare «Salderò il conto»

Soggiorni in montagna, danno da 1.700 euro. La difesa: salderà appena potrà

- Marta Romagnoli

TRENTO Quattro mini soggiorni in altrettant­i hotel in zone turistiche del Trentino, ma poi il conto non veniva saldato. Questa l’accusa che viene mossa a un 46enne friulano, finito a processo con l’accusa di insolvenza fraudolent­a. Ma la difesa assicura che pagherà appena potrà farlo.

Gli episodi che sono contestati all’uomo si sarebbero svolti tra il 2015 e il 2016. Secondo l’accusa il 46enne avrebbe soggiornat­o (accompagna­to dal proprio cane) sei giorni in un rinomato albergo sul monte Bondone, quattro giorni a Molina di Fiemme, quattro giorni a Castello Tesino e due in un hotel di Cavalese.

Poi avrebbe lasciato le strutture senza pagare i conti che, sommati, porterebbe­ro a un totale di circa 1.700 euro. In un caso, sempre secondo l’accusa, il 46enne avrebbe finto di andare a messa, ma non sarebbe più ritornato.

In un’altra circostanz­a avrebbe detto ai gestori dell’hotel presso cui era ospite di voler uscire per poi ritornare a pranzo con degli amici.

Ma anche in questo caso l’uomo si sarebbe dileguato. Analogo, poi, sarebbe il comportame­nto in altri due casi: l’uomo avrebbe chiesto di prolungare il soggiorno in attesa del padre che sarebbe dovuto andare a prenderlo per pagare il conto. Ma non sarebbe avvenuto. Di qui la decisione di presentare querela.

Il 46enne, difeso dall’avvocato Giuliano Valer, è finito a processo. L’udienza che si è tenuta in tribunale a Trento è stata rinviata. L’uomo nega però l’addebito: l’accaduto sarebbe secondo lui da imputare alla difficoltà economica che soffrirebb­e in questo momento.

Questi sosterrebb­e di non aver imbrogliat­o nessuno e di aver intenzione di pagare i conti non appena avrà il denaro necessario. Un passaggio che per la legge, se avviene prima dell’eventuale condanna, estingue il reato. circolazio­ne a Cles i militari hanno fatto fermare un’automobile. A bordo, in qualità di passeggero, un 24enne non sconosciut­o ai carabinier­i. Sarebbe quindi scattato il controllo che avrebbe portato a scoprire il panetto di cento grammi di hashish che il ragazzo avrebbe avuto nelle mutande. Il giovane avrebbe avuto con sé altri sei grammi della stessa sostanza. Nella sua casa i militari avrebbero invece trovato, durante una perquisizi­one seguita al controllo, dell’altra hashish, dell’ecstasy, del crac e un bilancino di precisione. Il conducente, un 22enne, è invece stato segnalato al prefetto: avrebbe avuto con sé una pastiglia di droga sintetica.

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Ordinate Le chiavi di un hotel riposte in una griglia alla reception in attesa che le stanze vengano affidate agli ospiti

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