Corriere del Trentino

Mazzoleni cauto «Precettazi­one, scelta obbligata»

- I. G.

«La precettazi­one è un sistema già conosciuto in Alto Adige: prima non c’era l’obbligo del patentino a fine contratto, adesso invece sarà previsto. Vedremo come andrà, ma di certo non si poteva fare altro consideran­do la mancanza di medici attuale». Guido Mazzoleni, anatomopat­ologo, presente nel direttivo dell’Anpo, commenta così l’incontro di ieri pomeriggio, dove il direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Thomas Schael, ha incontrato i primari nell’ambito di un corso di management.

L’occasione è servita per mettere al corrente i primari anche sulla questione dei nuovi contratti, ovvero i 50 rapporti di lavoro subordinat­o che l’Asl ha deciso di bandire in deroga al patentino di bilinguism­o per i sei reparti di ginecologi­a, dermatolog­ia, anestesia, oculistica, pediatria e medicina d’urgenza, ma anche quella della precettazi­one. Schael ha informato i primari che, a coloro che al termine dei tre anni non avranno superato l’esame di bilinguism­o non verrà rinnovato il contratto. «I prossimi contratti saranno fatti per precettazi­one — prosegue Mazzoleni — e annualment­e sarà bandito un concorso che servirà a recepire medici, qualora non si presenti prima qualcuno con tutti i requisiti. È un po’ un tornare indietro, a quello che si faceva una volta: ci sono ancora degli aspetti non chiari, ma è l’unico modo per non perdere personale. Ora rinnoveran­no i contratti per sei mesi, come avevano già prospettat­o, poi si andrà avanti con la precettazi­one fino a 3 anni, alla fine dei quali ci sarà l’obbligo di fare l’esame di lingua. Anche l’Asl si attiverà per proporre corsi di lingua. Rimangono dubbi per quanto riguarda i contratti di fascia B, cioè quelli non specialist­i, ma in quel caso si vedrà in base al bisogno».

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