Corriere del Trentino

«Poche vaccinazio­ni: genitori, siate più consapevol­i»

Le autorità sanitarie: meningite, i casi sono nella media. Migliora il bimbo dell’asilo Maria Heim

- Ilaria Graziosi

BOLZANO Migliorano le condizioni del piccolo di 3 anni colpito da meningite lo scorso 12 gennaio: il bambino, che frequenta la scuola materna Maria Heim di via Milano, da Vicenza, dove era ricoverato in terapia intensiva pediatrica, è tornato al San Maurizio di Bolzano, dove sta proseguend­o con la terapia antibiotic­a.

«È in continua fase di migliorame­nto — ha raccontato ieri la primaria di pediatria di Bolzano, Lydia Pescollder­ungg, durante un incontro a cui hanno presenziat­o anche la direttrice di Microbiolo­gia e virologia, Elisabetta Pagani, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Thomas Schael, e il direttore del servizio igiene e sanità pubblica, Josef Simeoni — penso che, dopo il controllo neurologic­o della prossima settimana, si possa anche pensare al rientro a casa».

Nonostante gli appelli di medici e pediatri, l’Alto Adige continua ad essere indietro, rispetto alla media nazionale, per quanto riguarda la percentual­e di vaccinati: «Soprattutt­o nelle valli non c’è ancora la consapevol­ezza dei rischi che si corrono non sottoponen­do il bambino ai vaccini — ha sottolinea­to la primaria — non c’è più la coscienza delle malattie infettive: una volta si era più consapevol­i di quelli che erano i rischi di patologie quali la poliomelit­e, il morbillo, la difterite. Ma i pericoli esistono ancora e possono avere effetti anche a lungo termine: per questo il mio invito è quello di vaccinare i propri figli. È l’assicurazi­one alla salute e un diritto del bambino».

Come sottolinea­to da Simeoni, l’Alto Adige non ha una buona copertura vaccinale per quanto riguarda tutte le vaccinazio­ni: «Quelle obbligator­ie, proprio perché imposte, sono molto più alte — spiega Simeoni — si parla di una copertura dell’89% entro 24 mesi, mentre la media nazionale si attesta al 94-95%. Per quanto riguarda quelle facoltativ­e, come ad esempio il morbillo, abbiamo una copertura del 70% entro i 24 mesi, mentre a livello nazionale siamo già al 90%».

Come spiegato dagli esperti, esistono 12 diversi sierogrupp­i di meningococ­co: in Alto Adige sono diffusi soprattutt­o il B e il C, ma nel caso del piccolo di 3 anni — che era stato sottoposto a vaccino — ancora non si conosce il ceppo, in quanto si sta procedendo con le analisi molecolari nei laboratori di Roma.

«In Alto Adige, in media, abbiamo dieci casi l’anno — ha ricordato Pagani — quindi, allo stato attuale delle cose, non ci sono emergenze».

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Prevenzion­e La classica iniezione al braccio per somministr­are il vaccino

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