Corriere del Trentino

Riforma Rsa, Comuni possibilis­ti «Futuro incerto»

- di Alessandro Papayannid­is

La partita della riforma dell’assistenza agli anziani si fa sempre più politica. Uno degli snodi fondamenta­li, per l’assessore Luca Zeni, sarà il confronto con i Comuni. «Avremo un incontro per spiegare la riforma non solo al Consiglio delle autonomie ma anche a sindaci e assessori interessat­i», dice Paride Gianmoena, presidente del Consiglio delle autonomie. Il riordino illustrato da Zeni attribuisc­e alle Comunità di Valle il budget e i poteri di indirizzo sulle politiche assistenzi­ali che dovranno essere realizzate dall’Agenzia per l’anziano. Il nuovo soggetto, uno per valle, assorbirà le Apsp del territorio (che dunque scenderann­o da 41 a 16); il cda sarà nominato dalla conferenza dei sindaci, organismo della Comunità di valle.

Gianmoena è attento a non sbilancirs­i nel merito («Ho letto i giornali, ma attendo di sentire dalla viva voce di Zeni i dettagli della sua proposta») ma spezza una lancia nei confronti delle riforme in generale. Una presa di posizione significat­iva se rapportata alle resistenze emerse dentro la maggioranz­a provincial­e già poche ore dopo la prima presentazi­one della riforma. «Ogni riforma dev’essere condivisa e concertata — sottolinea Gianmoena — ma nella consapevol­ezza che i dati da cui si parte (come quelli sull’invecchiam­ento della popolazion­e, ndr) devono restare al centro del dibattito». Poi il segnale più politico: «Ricordo a tutti che i Comuni stanno portando avanti da anni riforme importanti, facendo i conti anche con riduzioni di personale, gestioni associate di servizi, vincoli di bilancio. Non vorrei che a fare le riforme in questo Paese fossero sempre e soltanto i Comuni. La politica deve fare le riforme non guardando al consenso dell’oggi, ma guardando al bene di domani. Serve una visione di futuro».

Nella maggioranz­a provincial­e circolano due ipotesi per ridimensio­nare la portata della riforma (mantenere in vita i 41 cda delle singole Apsp) o rinviarla alla prossima legislatur­a.

Il partito socialista, che fa parte della coalizione ma non è presente in giunta, invita invece Zeni ad andare avanti: «Siamo soddisfatt­i che finalmente la coalizione del centro sinistra autonomist­a si confronti su temi concreti che interessan­o davvero i cittadini. Non è vero che in questo scorcio di legislatur­a non si deve affrontare tale riforma. Anzi, bisognereb­be porre questi temi in cima all’agenda dei prossimi mesi. È necessario decidere, non rimandare. Per dimostrare ai trentini che la politica serve a qualcosa.

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Residenza sanitaria assistita Alcune ospiti in una sala di una casa di riposo della provincia

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