Corriere del Trentino

«Molte persone soffrono Il cervello dei miei nipoti è come un vaso rotto»

- M. R.

La stanchezza e il dolore sul suo viso sono visibili. Ma Matteo Morlino, padre di Carmela, uccisa a soli 36 anni nel 2005 davanti a casa a Zivignago, non ha rinunciato ad essere presente ieri in tribunale a Trento nella giornata in cui era attesa la sentenza di secondo grado relativa al procedimen­to che vedeva Marco Quarta (in carcere per l’omicidio della moglie) accusato di maltrattam­enti in famiglia. «Sono qui per mia figlia e per tutte le donne che soffrono. Si deve cambiare la cultura in famiglia» ha detto ieri dopo il pronunciam­ento del giudice. E ha raccontato della difficile battaglia per la serenità che sta vivendo in famiglia, assieme ai nipotini che quella terribile sera del 12 marzo 2015 hanno perso la loro mamma.

Signor Morlino, è tornato in Trentino apposta?

«Lo ho fatto per mia figlia e per le tante donne che soffrono. Non si ha idea di quanto diffusa sia in Italia la violenza sulle donne. Lo ha scritto il “Guardian” qualche tempo fa: si verificano 50 azioni di violenza estrema sulle donne ogni giorno. È una cosa orribile che noi lo permettiam­o nel silenzio».

Marco Quarta è stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione per maltrattam­enti. Come giudica questa sentenza?

«Era nelle cose. In nessun tribunale italiano non si riconosce la violenza assistita. Oggi qui è stata colmata una lacuna. La stampa però deve dire le cose come stanno».

Come stanno?

«Ci tengo a dire che fino a oggi ai bambini sono stati dati solo 700 euro in prossimità del processo. Che fine avrebbero fatto i nostri nipotini se non ci fossimo stati noi (il riferiment­o è anche alla moglie, ndr)?»

Come stanno ora i piccoli?

«I bambini sono appesi a un filo per quello che hanno vissuto. Il loro cervello è stato preso a martellate fin dalla nascita. Con l’omicidio della madre una bomba si è insinuata nel loro cervello ed è esplosa. Ora per fortuna sono in cura da un professore esperto. Stiamo cercando di recuperare i pezzi del loro cervello che non sarà mai più sano, come accade a un vaso rotto quando viene riparato».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy