Corriere del Trentino

Violenza su donne e bambine Martedì torna «One billion rising» In piazza per «spezzare la catena»

- Erica Ferro

Èstata definita «la più grande azione collettiva della storia dell’umanità». Dal 2013 il movimento V-Day (dove «v» sta per vittoria, Valentino e vagina), fondato dall’attivista femminista e drammaturg­a Eve Ensler, ha portato in piazza un miliardo di persone in 207 nazioni il 14 febbraio di ogni anno per dire basta alla violenza su donne e bambine. Il Trentino, grazie a una rete di persone e associazio­ni, ha aderito da subito all’iniziativa e rilancia l’appuntamen­to martedì alle 17.30 in piazza Duomo a Trento, ma anche in molti altri centri (Cles, Mezzolomba­rdo, Levico, Pergine, Rovereto, Arco). Ci si ritrova per ballare, «perché la danza libera energia, è una celebrazio­ne delle donne che non si arrendono — spiegano le organizzat­rici — perché ancora non esistono uguaglianz­a, diritti, rispetto». Come ogni anno il flash mob «One billion rising» seguirà le medesime note e gli stessi passi, al ritmo di «Break the chain», «spezza la catena», il brano che sin dall’inizio fa da sottofondo alla ribellione, pacifica e globale, contro la violenza sulle donne. «Perché una su tre, nel corso della vita, ne è vittima. Una media mondiale cui coincidono quella nazionale e anche quella trentina» evidenzia Roberta Corradini. «La danza porta i corpi in piazza — osserva Giovanna Covi, docente all’università di Trento — e sottolinea l’importanza di una rivoluzion­e culturale, perché quella sociale non è sufficient­e». «È solo dal punto di vista culturale, oltre che della punizione per chi commette violenza, che si può combattere questo fenomeno — dice l’assessore Andrea Robol — come tutti i grandi passaggi, si compirà solo nel lungo e medio periodo e momenti come questo sono necessari per dare la scossa».

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