Operazione Expo 2017: un fiume di marijuana, 4 arresti
La Mobile di Bolzano impegnata mesi con i colleghi veronesi. L’«erba» viaggiava nei tir: quasi due tonnellate
BOLZANO Quattro arresti. quasi duemila chili di marijuana e beni per oltre un milione di euro. Questo il bilancio dell’operazione «Expo 2017» della squadra mobile di Bolzano e Verona, che nei giorni scorsi hanno concluso l’attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore Igor Secco e riguardante alcuni soggetti di nazionalità serba particolarmente attivi nel traffico internazionale di stupefacenti attraverso il valico del Brennero. A finire in manette Dragan Nikolic, 59 anni, residente a Castelnuovo sul Garda; Nereo Figaro, 55 anni, di Vigasio; Goran Vasilievic, 44 anni, di Mantova; Alexandra Peric, 43 anni, di Altavilla Vicentina. Tutti e quattro dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio per i 1800 kg di droga sequestrati.
L’indagine è stata intrapresa dalla Mobile di Bolzano; successivamente, grazie alla collaborazione col medesimo reparto di Verona, è stato possibile individuare un capannone nei pessi di Buttapietra, ritenuto il luogo di deposito dello stupefacente. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la droga veniva reperita in calabria e trasportata con dei tir fino a Buttapietra, dove avveniva lo smistamento per il nord Italia e l’Europa.
La svolta investigativa arriva ai primi di febbraio, quando gli investigatori, attraverso sofisticati sistemi di rilevazione, riescono ad individuare uno dei camion e una delle auto in uso ai quattro nei pressi di Locri. Il 3 febbraio le telecamere poste in autostrada all’altezza di Salerno confermano che i due mezzi erano ripartiti e viaggiavano, a poca distanza uno dall’altro, in direzione nord, segno evidente che stavano effettuando il viaggio di ritorno a Buttapietra. I due mezzi sono stati quindi intercettati dai poliziotti all’altezza di Bologna e pedinati fino al capannone, dove è scattato il blitz della polizia. In particolare, è emerso che Figaro, imprenditore di Isola della Scala, è anche il locatario del capannone. Contestualmente sono state sequestrate auto di lusso e orologi, il tutto per un valore di quasi 1.000.000 di euro.