Spazi studio affollati: webcam, un possibile deterrente
Proposta di Serra (Pd): utilizzare lo stesso sistema sperimentato per le mense Ieri la visita della commissione alla Buc: in arrivo aule aperte fino alle 3 di notte
Un sistema di webcam nelle biblioteche e nelle sale studio cittadine per permettere agli universitari di verificare direttamente online la disponibilità di posti ed evitare code e sovraffollamenti. Lo ha proposto ieri Paolo Serra (Pd) durante la visita della commissione cultura alla Buc.
TRENTO Un sistema di telecamere posizionate all’ingresso e nelle zone «strategiche» delle biblioteche e delle sale studio cittadine per permettere agli studenti universitari di verificare, direttamente online, i luoghi meno affollati. Ed evitare, dunque, ulteriori code in spazi già oltre il livello «di guardia».
A lanciare la proposta, nei locali della Buc, la biblioteca universitaria centrale aperta da due mesi, è stato ieri pomeriggio il presidente della commissione cultura di Palazzo Thun Paolo Serra, nel corso della visita programmata dall’organismo consiliare alla struttura disegnata da Renzo Piano (alla quale hanno partecipato anche il sindaco Alessandro Andreatta e l’assessore alla cultura Andrea Robol). A pochi giorni dalla riunione della consulta degli studenti, che ha affrontato anche il delicato problema degli spazi a disposizione degli universitari per lo studio, Serra ha messo sul tavolo una proposta per cercare di risolvere il nodo delle code. Mutuando la soluzione dal sistema già avviato dall’Opera universitaria per le mense. In sostanza, collegandosi al sito dell’Opera, è possibile verificare l’affollamento delle varie mense attraverso una serie di webcam posizionate all’interno dei locali. In questo modo, gli studenti possono scegliere dove andare, evitando code e attese inutili. Il direttore generale dell’ateneo Alex Pellacani ha assicurato che l’ipotesi sarà analizzata: «Si deve, però, valutare la questione della privacy» ha detto.
Con il direttore, ad attendere la commissione, anche il responsabile Vittorio Carrara, che ha accompagnato i consiglieri tra scaffali e sale di studio dell’edificio posto nella parte sud del quartiere delle Albere. Rispondendo alle domande dei rappresentanti politici. In particolare, sul fronte degli spazi studio, Carrara e Pellacani hanno ricordato la decisione di sperimentare nuovi orari concordata nei giorni scorsi dal rettore d’ateneo Paolo Collini e dai rappresentanti degli studenti universitari. Sottolineando che l’intenzione è di aprire alcune aule studio della facoltà di Economia fino alle 3 di notte. Ancora, per quanto riguarda il futuro utilizzo degli spazi del Cte, oggi occupati da Trento Fiere, l’ateneo ha assicurato di avere concluso la fase di progettazione della parte relativa alla ristorazione. A disposizione dell’ateneo, è stato ricordato ieri, anche una barchessa.