Corriere del Trentino

Cipolletta difende la strada trentina «Evitati i tagli»

- T. Sc.

Il presidente del consiglio di amministra­zione dell’ateneo, Innocenzo Cipolletta, difende la delega: «Non ci fosse stata, i finanziame­nti sarebbero stati ridotti». Quanto al debito accumulato negli anni, si limita a osservare che «c’è un piano di rientro».

TRENTO Per rendere nota la propria posizione, il presidente del cda dell’Università, Innocenzo Cipolletta, si affida a una nota nella quale difende la delega provincial­e sull’Università. Sui debiti di Piazza Dante poche parole: «C’è un piano di rientro».

A pungere il presidente era stato ieri l’ex prorettore Giovanni Pascuzzi: «Ci potrebbe spiegare perché ha accettato che l’ateneo maturasse crediti per oltre 200 milioni?». Cipolletta preferisce concentrar­si sulla bontà della competenza provincial­e. «Con la delega alla Provincia, l’Università di Trento ha stabilizza­to le risorse aggiuntive al finanziame­nto statale, per oltre 30 milioni di euro, che la Provincia prima elargiva con riferiment­o a una quantità di contratti per svariate iniziative che ormai costituiva­no attività corrente dell’Università. La delega — ricorda il presidente del consiglio di amministra­zione — ha consentito di trasformar­e queste risorse, che erano incerte, in un finanziame­nto corrente con un vantaggio elevato per l’Università che può così programmar­e le sue attività con una maggiore certezza di quanto non potesse fare prima». L’osservazio­ne conseguent­e, l’unica condivisa con l’ex rettore Bassi, è che «se questa delega non fosse passata, parte di queste risorse sarebbe stata devoluta dalla Provincia ad altre esigenze, poste le difficoltà finanziari­e di questi ultimi anni, comuni a tutto il Paese».

Quanto al problema finanziari­o di competenza del cda, per Cipolletta tutto si risolverà con il piano di rientro. «I crediti dell’Università verso la Provincia non hanno sin qui frenato l’attività dell’Università e, come è stato detto anche dal rettore, è stato varato un piano di rientro. Tenuto conto di tutte queste consideraz­ioni, ritengo che la delega abbia favorito l’Università di Trento che dispone di una maggiore autonomia di gestione e di maggiori risorse finanziari­e rispetto alle altre università italiane».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy