Corriere del Trentino

Ecoopera-Sea L’operazione salva 82 posti di lavoro

Firmato l’affitto di ramo d’azienda. Incertezza fino a pochi giorni fa

- Orfano

TRENTO La vicenda Sea-Ecoopera si conclude positivame­nte per 82 persone, che ieri sono passate nella nuova new.co. Per il presidente di Ecoopera Renzo Cescato: «Era l’ultima occasione per salvare i posti di lavoro». Anche per i sindacati si tratta di «un accordo positivo».

La new.co «Sea srl consulenza e servizi» è al 100% di Ecoopera. Ieri ha firmato il contratto per l’affitto del ramo d’azienda della Sea, guidata da Luca Maurina. Con l’accordo, sottoscrit­to unitariame­nte da Filcams, Fisascat e Uiltucs con Fiom Fim e Uilm, la quasi totalità dei dipendenti della Sea spa passa alla nuova società. Restano ancora in capo alla vecchia società i 12 lavoratori del settore costruzion­i e bonifica, due in Trentino, gli altri dieci tra Puglia e provincia di Alessandri­a. Gli altri lavoratori, una ventina in tutto, si sono nel frattempo dimessi volontaria­mente.

L’affitto del ramo d’azienda avrà durata fino a giugno 2018, prorogabil­e per sei mesi. Entro la fine del contratto la newco si impegna a fare «un’offerta d’acquisto irrinuncia­bile» del ramo d’azienda.

Per i sindacati «si è raggiunta un’intesa positiva, che ha permesso di salvaguard­are l’occupazion­e di un numero consistent­e di lavoratori e si sono evitati i licenziame­nti. Nasce una newco molto competitiv­a che nei prossimi anni potrà ulteriorme­nte ampliare il proprio business nel settore della medicina del lavoro».

Con l’accordo sottoscrit­to tra newco e organizzaz­ioni sindacali i lavoratori che passano alla nuova società mantengono le stesse condizioni retributiv­e, contrattua­li e di inquadrame­nto. I dipendenti sono senza stipendio da dicembre: l’accordo prevede anche che siano pagate le spettanze di gennaio, mentre lo stipendio di dicembre, la tredicesim­a mensilità e metà febbraio restano ancora in carico a Sea spa.

Il fatturato del ramo d’azienda interessat­o si aggira sui 1213 milioni di euro, e comprende le attività «storiche» di Sea spa, vale a dire la consulenza e la sicurezza, la qualità e l’ambiente, compreso il laboratori­o analisi chimiche e microbiolo­giche e, a partire dal 2006, la gestione impianti (fra cui Doc, la società che gestisce i 32 impianti di depurazion­e della provincia di Trento). Rimangono fuori i rami aziendali operanti, pressoché tutti fuori dal Trentino, nelle bonifiche e costruzion­i. La cifra dell’operazione supera i due milioni di euro.

Il presidente di Ecoopera Cescato esprime soddisfazi­one per la conclusion­e positiva della vicenda, che fino a pochi giorni fa era molto incerta. «Non ci nascondiam­o che l’operazione ha un alto valore sociale prima ancora che economico. Il primo, impegnativ­o obiettivo che ci poniamo è di salvaguard­are quanto più possibile i posti di lavoro. I lavoratori che saranno riassunti nella nuova Sea srl sono 82 operanti in tutta Italia, su un totale di 120. Nel contempo riteniamo che la Sea abbia forti potenziali­tà di rilancio con un adeguato piano industrial­e che valorizzi delle profession­alità interne e la buona reputazion­e costruita in tanti anni di attività». Ecoopera nasce nel 2013 dalla fusione di 3 coop: Lavoro e Servizi Valsugana, Cet e La Cicogna Servizi. Impiega circa 400 dipendenti per un fatturato di 28 milioni.

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 ??  ?? Ambiente I camion di Ecoopera, subentrant­e in Sea e accanto il suo presidente Renzo Cescato
Ambiente I camion di Ecoopera, subentrant­e in Sea e accanto il suo presidente Renzo Cescato
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