Corriere del Trentino

Dirigenti pubblici e società private Fugatti interroga

- Stefano Voltolini

«Chiediamo al presidente della Provincia quali sono le norme che disciplina­no la presenza di dirigenti provincial­i all’interno di società private, per evitare conflitti d’interesse. La domanda è d’attualità, perché in passato, a proposito di Trento Rise, è emersa la responsabi­lità politica di chi doveva controllar­e e non l’ha fatto». Maurizio Fugatti, segretario della Lega nord, illustra i contenuti dell’interrogaz­ione presentata in consiglio provincial­e.

Nell’introduzio­ne si ricordano i vari filoni dell’inchiesta penale in corso su alcuni appalti sospetti erogati dall’allora consorzio per l’innovazion­e, fondato da Fbk e ateneo e lautamente finanziato dalla Provincia. Fugatti, racconta lui stesso, è stato personalme­nte colpito dalla morte di Michele Debiasi, uno degli indagati, all’epoca responsabi­le legale del consorzio. Nel dicembre scorso l’avvocato di 48 anni, sposato e padre di due figli, è stato trovato senza vita ai piedi del Corno della paura: la stessa montagna dove il consiglier­e di Avio si reca una volta all’anno. Il consiglier­e ha deciso di vederci più chiaro, esaminando le visure camerali. «Non sono qui per parlare male di chi non c’è più, ma per portare l’attenzione su un intreccio che possiamo definire opaco. E non mi pronuncio su eventuali profili penali: la valutazion­e è alla magistratu­ra». In base a quanto ricostruit­o dal consiglier­e, Debiasi risulta intestatar­io di una società semplice, la Eliride con sede in via Guardini 24, costituita nel novembre 2014, che a sua volta deteneva il 40% della Evotrek Consulting srl, di cui Debiasi come persona fisica aveva acquisito il 6 novembre 2013 il 45%. «La Evotrek — riprende — prevedeva nell’oggetto sociale il supporto relativo alle gare pubbliche. C’è poi la Evofitstyl­e srl, nata nell’agosto 2015, a cui fa capo la gestione di una palestra a Bolzano. Risulta per il 50% di Debiasi e per il 50% della Yoda Investor srl di Milano, che a sua volta detiene l’11,2% della Algorab srl». Fugatti precisa: «Si tratta di realtà serie e specchiate, non metto in dubbio. Ricordo però che stando al sito Trento innovazion­e della Provincia Algorab figura nell’Ati che si presume abbia ottenuto l’appalto Pcp da 4,5 milioni di Trento Rise, per i servizi Ict». Il consiglier­e leghista parla quindi di una situazione «opaca» e di «potenziale conflitto d’interessi». «Chi aveva la responsabi­lità politica di controllar­e non l’ha fatto».

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