TRENTO SPORCA, BRUTTA IMMAGINE I CITTADINI NON SI CHIAMINO FUORI
Recentemente, mentre parcheggiavo presso il piazzale dell’ex Zuffo, mi si è affiancata un’auto con a bordo una famiglia tedesca. Il tempo di scendere e la signora mi ha chiesto indicazioni per raggiungere il centro storico a piedi. Subito ho consigliato di portare l’auto nei parcheggi più vicini al centro, come piazzale Sanseverino oppure l’ex Sit. La signora ha però affermato di aver optato per l’ex Zuffo in quanto fermandosi in città per l’intera giornata non voleva rischiare multe o pagare cifre considerevoli per la sosta. Visto che anch’io dovevo andare in centro, mi sono offerto di fare l’accompagnatore della giovane famiglia. Una volta imboccata la ciclabile sotto il cavalcavia della Gardesana, con immenso imbarazzo, abbiamo dovuto fare uno slalom degno dei migliori sciatori per schivare escrementi umani, carta igienica usata, fazzoletti di carta abbandonati sull’asfalto che rendevano lo spettacolo vergognoso e l’aria irrespirabile. La famiglia mi ha seguito con non poche difficoltà. Superati i vari ostacoli, mi hanno chiesto chi è il sindaco della città. A questo punto abbiamo raggiunto il sottopasso della nuova e vecchia tangenziale. Immediatamente ho messo in guardia la famiglia dai pericoli incombenti, visto che in quel tratto, sprovvisto anche di marciapiede, le auto procedono velocemente. Superato pure quest’altro punto critico, abbiamo scambiato finalmente quattro chiacchiere sul sicuro marciapiede di via Dòs Trento che conduce al ponte di San Lorenzo. Ho poi salutato tutti, ma non ho resisto dal tornare indietro e documentare fotograficamente quanto avevo appena visto. Certo, non una bella immagine per la nostra città. urtroppo ciò che lei racconta sta diventando una pessima abitudine. Va però fatta una precisazione a scanso di equivoci: complessivamente la città di Trento è un luogo tenuto bene, nulla a che vedere con le immagini che giungono da altre città italiane, magari imprigionate da montagne di rifiuti buttati in strada. Non possiamo però bearci ripetendo che comunque stiamo sempre meglio di altri. Il capoluogo oggi è meno curato di un tempo e ciò è sotto gli occhi di tutti. Lei ha citato la zona attorno all’ex Zuffo, io aggiungo i marciapiedi lungo il Fersina oppure taluni vicoli del centro o ancora la passeggiata nei pressi di piazza Venezia: un’immagine nel suo complesso imbarazzante per un luogo come Trento. L’amministrazione ha senz’altro le sue responsabilità, ma i cittadini non si possono certo auto-assolvere. L’ho detto e lo ripeto: non c’è più rispetto verso la città. Una brutta sensazione.