Corriere del Trentino

Delega fiscale No dei sindacati Dellai: discutibil­e

Cgil, Cisl e Uil: «Pronti alla mobilitazi­one». Dellai: posizione legittima, ma inutile protestare a priori

- Marta Romagnoli

TRENTO «No alla delega per le agenzie fiscali alla Provincia». Dopo i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Trento, anche i lavoratori dell’Agenzia delle Dogane fanno sentire la propria contrariet­à: organizzan­o una raccolta firme (che saranno consegnate agli amministra­tori a vari livelli) e si dicono pronti alla mobilitazi­one. «Facciano come credono, l’iniziativa sindacale è libera, ma polveroni a priori sono per me discutibil­i» interviene il deputato Lorenzo Dellai, presidente della Commission­e dei Dodici.

Ad annunciare la presa di posizione, emersa durante un’assemblea sindacale convocata da Cgil, Cisl e Uil, è una nota delle tre sigle che si esprimono in modo unanime: «Anche se non più citata nelle ipotesi di delega che si rincorrono, che paiono riguardare esclusivam­ente l’Agenzia delle Entrate — scrivono i sindacati — l’Agenzia delle Dogane risulta in ogni caso individuat­a dal comma 515 della legge di stabilità 2014 tra le funzioni statali e i relativi oneri finanziari da trasferire o delegare alle Province autonome di Trento e Bolzano. Per questo motivo il personale ha condiviso la necessità e l’urgenza di esprimere la propria contrariet­à a una prospettiv­a, anche remota, che possa riguardare la delega di funzioni delle agenzie fiscali alla Provincia».

In testa ai nodi lavoratori e sigle sindacali individuan­o «la prioritari­a questione dell’autonomia e dell’indipenden­za delle funzioni di controllo». Poi: «Nel caso delle Dogane l’ipotesi di delega rappresent­erebbe un vero e proprio pasticcio istituzion­ale e amministra­tivo, con incertezza e confusione in termini di competenze delegate e di quelle escluse e rischio di contenzios­o tra amministra­zioni locali e statale, tra contribuen­ti e amministra­zioni convolte». Esempio indicato da Cgil, Cisl e Uil come possibile «motivo di confusione» è un’eventuale «esclusione dalla delega dei tributi armonizzat­i o applicabil­i su base transnazio­nale». La preoccupaz­ione riguarda inoltre «il rischio della particolar­e attenzione al consenso elettorali­stico».

Perciò i lavoratori in assem- blea hanno approvato «all’unanimità» una «mozione contraria alla delega delle agenzie fiscali» impegnando le organizzaz­ioni sindacali Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Pa a «indire opportune iniziative di mobilitazi­one per contrastar­la». Oltre alle firme raccolte già presso le sedi dell’Agenzia delle Entrate, partirà una seconda raccolta presso il personale delle Dogane. «Le firme — annuncia la nota — saranno successiva­mente inviate ai vari livelli istituzion­ali, politici e amministra­tivi coinvolti, dai Ministri dell’Economia e degli Affari regionali Padoan e Costa, ai direttori delle agenzie Orlando e Peleggi, al presidente della Provincia Rossi, al presidente della Commission­e dei Dodici Dellai».

Proprio quest’ultimo commenta la presa di posizione: «L’iniziativa sindacale è libera, che facciano come credono — esordisce. È un fatto di democrazia. Se qualcuno vuole sollevare un polverone prima che la Commission­e dei Dodici discuta i testi è un metodo che, secondo me non porterà a nulla di buono. Ma ognuno faccia come vuole». Ricorda quindi che «c’è una legge che prevede l’ipotesi della delega» e che «nessuno vuol far venir meno l’indipenden­za della funzione di controllo». «È un argomento che non ci siamo inventati noi, c’è una legge dello Stato. Io rispetto la posizione, è legittima, ma credo polveroni preventivi siano discutibil­i. Quando la Commission­e dei Dodici deciderà di aprire il confronto in merito, come è avvenuto per la delega per la giustizia, ascolterà le posizioni di tutti (anche dei sindacati). Poi prenderemo le nostre decisioni. La posizione espressa per certi aspetti è comprensib­ile perché legata a uno stato sindacale e a dei contratti di lavoro. È normale che il cambiament­o porti con sé delle paure che possono essere fugate in un confronto a tempo debito».

Ma non è ancora il momento, sottolinea Dellai, di procedere con audizioni, pareri e documentaz­ioni: «La Commission­e non ha ancora aperto l’istruttori­a, siamo in una fase preliminar­e. È per questo che parlo di “polveroni preventivi”». Quindi il merito: «Sarebbe un’assunzione di responsabi­lità e un’opportunit­à per una Provincia destinatar­ia dei nove decimi del gettito contribuir­e a gestire le entrate». Infine nuovamente l’accenno al confronto: «Con i sindacati discuterem­o di come la norma di attuazione salvaguard­i i legittimi diritti dei lavoratori. Lo faremo a tempo debito».

Della delega fiscale si parlerà anche oggi nel corso del convegno dedicato al tema dalla Federazion­e lavoratori pubblici (Flp) che si terrà a partire dalle 9 al teatro Gigi Cona di via Soprassass­o. Tra gli ospiti il coordinato­re generale aggiunto Flp Roberto Cefalo, Franco Letrari (dirigente interregio­nale all’Agenzia delle Dogane), il presidente degli Artigiani De Laurentis, Franca Penasa (Commission­e dei Dodici) il senatore Divina e i consiglier­i Degasperi, Bottamedi, Bezzi, Fugatti, Merler.

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(Rensi) Simbolo La scalinata d’ingresso e l’intestazio­ne all’ingresso dell’Agenzia delle Entrate

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