Kaswalder riempie la sala in Clarina «Parte un coordinamento dal basso»
«Basta politica dei piazeroti». Presenti Penasa, Ottobre, Corona
TRENTO «È arrivato il momento di dire basta alla politica dei “piazeroti” ripartendo dal territorio e dai cittadini». Walter Kaswalder, consigliere provinciale in via di espulsione dal Patt (manca solo il giudizio dei probiviri), ieri sera nella sala circoscrizionale della Clarina davanti a un nutrito pubblico non ha parlato espressamente di un nuovo movimento ma di «un coordinamento dal basso per fare insieme qualcosa di popolare e autonomista».
«Sono oltre quarant’anni che faccio politica e ora riparto da zero» ha esordito Kaswalder davanti a un centinaio di cittadini provenienti da tutto il territorio provinciale per l’occasione. Secondo il consigliere «i partiti ormai non sono più l’unione tra la gente e i vertici». «A livello nazionale con Renzi ma anche provinciale con Rossi — ha precisato — sono i politici a decidere senza parlare con i cittadini ma imponendo le proprie scelte». «Onestà e futuro» sono le priorità per Kaswalder che si è detto pronto «a mettere a disposizione l’esperienza di uomo della strada per ripartire dal basso».
«Dobbiamo tornare a fare la politica nei bar, nelle case di riposo e nelle casse rurali» ha spiegato il consigliere che con l’occasione si è lasciato sfuggire anche una stoccata al Patt: «Hanno cacciato un pensiero critico ma sempre leale. È giunto il momento di guardare avanti». Per Kaswalder i protagonisti devono tornare a essere i cittadini con i quali «discutere i problemi e le modalità per risolverli ridando entusiasmo ai più delusi dalla politica».
Il consigliere ha poi snocciolato le sue priorità rispetto alle quali intende cercare di dare risposta al più presto: «Innanzitutto bisogna affrontare il grosso problema che affligge i giovani cioè l’assenza di lavoro.
Altre questioni da porre in primo piano sono l’economia, i territori, i comuni e la sicurezza per tornare a non aver paura di lasciare la porta e le finestre aperte come si faceva una volta. Altra battaglia che mi sta molto a cuore sono i diritti degli anziani per scongiurare l’introduzione delle soglie Icef per il pagamento delle case di riposo».
Fra il pubblico numerosi esponenti della società civile e dei territori. Tra loro anche alcuni esponenti della politica come le ex consigliere provinciali Franca Penasa e Caterina Dominici, il deputato ex Patt Mauro Ottobre, l’ex autonomista Giuseppe Corona, ma anche dell’associazionismo e del mondo delle professioni come Mauro Dallapè della cooperazione trentina e Mario Tramontin che ha fatto le veci dell’architetto Michele Condini, assente a causa dell’influenza. «Io personalmente ho invitato una cinquantina di persone provenienti da tutta la provincia — ha precisato Kaswalder a conclusione del suo discorso — ma sono contento che la sala si sia riempita di ex sindaci, amministratori delle case di riposo e normali cittadini».