Corriere del Trentino

Vita sana, un’app per migliorare

Il progetto «Key to health» sarà sperimenta­to alla Fbk

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO Prevenire l’insorgere di malattie croniche agendo sull’alimentazi­one e l’attività fisica. È questo lo scopo di «Key to health», il progetto innovativo che mira a promuovere stili di vita sani sui luoghi di lavoro e che verrà adottato in fase sperimenta­le dalla fondazione Kessler. Da aprile, i dipendenti di Fbk potranno decidere di installare sui propri dispositiv­i mobili «TreC Life Style», un’applicazio­ne che insieme al supporto di profession­isti della salute o interventi sulla mensa e il coinvolgim­ento del circolo ricreativo aziendale, seguirà gli utenti in un percorso per ridurre un rischio già esistente o per prevenire l’insorgenza di malattie attraverso una modifica consapevol­e degli stili di vita.

«TreC Life Style», sviluppata dai tecnici della stessa fondazione, interagisc­e con un allenament­o virtuale in grado di rilevare comportame­nti corretti e scorretti dell’utente. Tra gli eventi monitorati vi sono, ad esempio, i pasti consumati che l’utente inserisce in un diario alimentare presente nell’applicazio­ne e l’attività fisica rilevabile grazie a dei sensori indossabil­i, come il braccialet­to contapassi. L’app genererà così dei messaggi persuasivi e motivazion­ali che permettera­nno all’utente di ricevere informazio­ni sulla quantità di calorie assunte, di verificare l’attività fisica e di rispondere alle sfide per il raggiungim­ento di determinat­i obiettivi. «”Key to healt” prevede anche un insieme di interventi profession­ali e organizzat­ivi diretti a tutti i lavoratori dell’azienda — spiega Francesco Miele di Fbk, che ieri ha illustrato il programma —. I lavoratori reputati a rischio, dopo una prima fase di valutazion­e curata dal medico competente, saranno assistiti dallo stesso e da un servizio di consulenza».

Il presidente di Fbk Francesco Profumo ha sottolinea­to che «investire sulla salute delle persone significa anche valorizzar­e e custodire l’insieme di conoscenze, competenze, abilità e relazioni che rappresent­ano il patrimonio di un centro di ricerca e di studi come la fondazione Bruno Kessler». Fbk è infatti partner del progetto a cui collaboran­o anche l’unità operativa prevenzion­e e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal) dell’azienda sanitaria, l’istituto nazionale per l’assicurazi­one contro gli infortuni sul lavoro (Inail) e la Provincia.

Al termine della sperimenta­zione e una volta vagliati i risultati, l’obiettivo è quello di estendere l’utilizzo del sistema ad altri enti, organi o aziende della Provincia in quanto l’intero progetto è inserito nel Piano provincial­e della prevenzion­e 2015-2018. «Non vogliamo lavorare su programmi estemporan­ei o che si fermino alla fase di sperimenta­zione — ha spiegato l’assessore provincial­e Luca Zeni — ma dare a essi una valenza strategica perché se sono in grado di dare risultati allora fissano anche una traiettori­a da seguire per incidere positivame­nte sulla qualità della vita».

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