Corriere del Trentino

Meningite Ragazzo grave È il terzo caso

- Silvia Fabbi

BOLZANO È ancora in pericolo di vita, anche se i medici hanno lasciato trapelare ieri un cauto ottimismo: il quindicenn­e gardenese che da mercoledì si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Maurizio di Bolzano è grave ma risponde alle cure. Al punto che lo staff clinico del nosocomio cittadino sta valutando una riduzione graduale della sedazione del ragazzo, che dovrebbe preludere all’abbandono della rianimazio­ne per il trasferime­nto in un altro reparto. Quello del quindicenn­e studente dell’Istituto Tecnico Economico di Ortisei è il terzo caso di meningite registrato in Alto Adige dall’inizio dell’anno.

Il decorso dell’infezione che ha colpito lo studente della val Gardena è stato particolar­mente grave. «Quando il ragazzo si è presentato in ospedale nella giornata di mercoledì presentava tutti i sintomi che facevano ipotizzare a un caso di meningite: febbre alta, cefalea, vomito a getto, ipersensib­ilità alla luce, rigidità nucale» ha spiegato il primario del servizio Malattie Infettive del San Maurizio Peter Mian. «Il suo stato di eccitazion­e, tipico del decorso della malattia, ci ha indotto a ricoverarl­o in terapia intensiva, dove attualment­e si trova» ha chiarito Mian. Il ragazzo presentava inoltre sepsi, una sindrome da risposta infiammato­ria sistemica che accompagna le prime fasi dell’infezione e che può portare il paziente al decesso per choc settico nell’arco di qualche ora, prima ancora dunque dell’insorgere della meningite. Nel caso del ragazzo gardenese, dopo il ricovero in terapia intensiva e la somministr­azione della terapia antibiotic­a le sue condizioni sono rimaste stabili, sebbene ancora adesso il quadro clinico venga definito «serio». I sanitari si sono mossi con la profilassi per i familiari e hanno contattato sia gli insegnanti e gli alunni dell’Ite Raetia di Ortisei che i compagni dell’Fc Gardena dove il ragazzo gioca.

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