Museo Foletto a Melaverde In Alta Badia Noza da Paur
C’è bisogno di Melaverde per rispolverare, domani dalle 11.50 su Canale5, i 150 anni di storia di una famiglia, i Foletto, speziali e poi chimicofarmacisti a Pieve di Ledro dal 1855, ovvero poco prima della battaglia garibaldina di Bezzecca (1866). Hellen Hidding, conduttrice assieme a Edoardo Raspelli dello storico programma Mediaset sull’agroalimentare italiano, domani racconterà una realtà trentina sconosciuta ai più. Tra le vetrine della storica farmacia — dove ora ha sede anche un museo — la Hidding farà un salto indietro nel tempo fino alla metà dell’800, quando Giovanni Foletto rileva la sua prima attività farmaceutica.
A quell’epoca i farmacisti, o meglio gli speziali, preparavano miscele curative create con erbe spontanee raccolte nei boschi della zona e lavorate a mano. Negli anni a venire la medicina continuò a evolvere e la farmacia di famiglia divenne un piccolo laboratorio farmaceutico dove il nonno Angelo mise in opera i primi macchinari per produrre pastiglie, sciroppi e bevande curative. A concludere l’opera ci ha pensato papà Achille che, dopo aver ereditato dal padre la passione per questo lavoro, l’ha trasmessa ai suoi tre figli, in particolare ad Alberto che oggi realizza amari, sciroppi e liquori che uniscono la tradizione della farmacia d’altri tempi con quella del territorio, come l’Amaro dello speziale o il Picco Rosso, particolare liquore a base di fragole e lamponi.
I Foletto dal 2000 hanno aperto le porte anche di un interessantissimo museo: il percorso espositivo si dipana in cinque sale e testimonia le vicende della spezieria di Pieve, ricostruisce gli originali ambienti di lavoro e di vendita, e sottolinea il ruolo della botanica nella storia delle preparazioni mediche dedicando una sezione allo storico Erbario (1890-1895) di Angelo Foletto.
Dalla Valle di Ledro ci spostiamo in Alta Badia dove il 21 febbraio va in scena una rappresentazione folcloristica e gastronomica da non perdere, la Noza da Paur, il matrimonio contadino, con tanto di corteo nuziale tra slitte antiche e costumi tradizionali e un banchetto con le tipiche pietanze della zona. Il corteo partirà alle 21 dalla stazione a valle dell’ovovia Piz Sorega. Il corteo raggiungerà il centro del paese di S. Cassiano per terminare il tragitto davanti alla chiesa dove verrà accolto dalla banda musicale di S. Cassiano e dove avrà luogo il tradizionale banchetto nuziale a base di jopa da pozi (capelli d’angelo in brodo), canederli con gulasch, krapfen e caffè con panna.
Dal 23 al 26 febbraio, inoltre, la kermesse Trentodoc sulle Dolomiti farà tappa a Madonna di Campiglio. Nel programma cene stellate e aperitivi dove la danza del perlage si muove a ritmo di musica e degustazioni curiosi (eventi su www.trentodoc.com), da non perdere c’è l’appuntamento del 24 febbraio alle 18 al Gallo Cedrone, taverna dell’Hotel Bertelli (info e prenotazioni 0465/441013): in degustazione ben sei annate (2007, 2006, 2005, 2001, 1997 e 1988) di Giulio Ferrari.
Infine segnaliamo che anche il Trentino aderisce a M’illumino di meno, la campagna radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile di Caterpillar, storico programma di Radio 2. Tra le iniziative proposte da alcuni soci della Strada del vino e dei sapori del Trentino (www.tastetrentino.it) da segnalare la cena Cucina a legna proposta dall’Azienda agricola eredi di Cobelli Aldo a Sorni di Lavis, quella dal tema CoScienza a basso impatto energetico proposta dalla cantina Vallarom di Avio e la degustazione di grappe con performance teatrale a lume di candela ...e luce fu! organizzata dalle Distilleria Marzadro di Nogaredo.