Competitività regionale Trento batte Bolzano
Indice regionale, presentata a Bruxelles la classifica europea. L’Alto Adige primeggia nel Pil Lombardia in testa. Il presidente di Assoimprenditori: miglioriamo formazione e infrastrutture
Nell’Indice di competitività regionale (Rci), elaborato dalla Commissione europea, Trento risulta è al 41° posto in Europa per Pil, ma alla 153^ posizione nell’Indice di competitività regionale. Bolzano, allo stesso modo, fa registrare un exploit sul Pil 19°, ma soffre invece nell’Indice Rci, dove è solo 160°. Intanto ieri a Bolzano è stato sottoscritto un patto tra Trentino, Tirolo e Alto Adige per dare vita a un polo delle startup a livello euroregionale.
BOLZANO Trento supera Bolzano, anche se di poco, nell’Indice di competitività regionale (Rci), elaborato dalla Commissione europea e reso noto ieri a Bruxelles. Tra le regioni italiane è la Lombardia la regione più competitiva, ma risulta solamente 143ma tra le 263 regioni Ue. Nel documento si sottolinea il fatto che la Lombardia, pur essendo 37ma in Europa per Pil pro-capite, in termini di competitività non presenta «i risultati che ci si aspetterebbe».
La stessa identica situazione viene riscontrata proprio per le due province autonome: Trento risulta essere al 41mo posto in Europa per Pil, ma scende invece addirittura alla 153ma posizione nell’Indice di competitività regionale. Bolzano, allo stesso modo, fa registrare un exploit importante per quanto riguarda il Pil, piazzandosi al 19mo posto in Europa, ma soffre invece nell’Indice Rci, dove è solo 160ma, quindi dietro anche al Trentino. La grande disparità tra le due performance è portata a esempio dagli autori dello studio come caso in cui i risultati in termini di competitività non corrispondono a quanto ci si aspetterebbe da regioni con un Pil pro capite simile. Lo stesso fenomeno, oltre che per Lombardia e Trentino - Alto Adige, si registra anche con Friuli (91ma per Pil-162 nel Rci), Veneto (69mo per Pil, 169mo nel Rci), Lazio (56mo per Pil, 156mo nel Rci) e Valle d’Aosta (31ma per Pil, 177 nel Rci). Lanciato nel 2010 e pubblicato ogni tre anni, l’indice Rci vuole aiutare le regioni Ue a monitorare i propri migliosa. ramenti e confrontarli con quelli di altri territori europei. «Le regioni delle capitali tendono a essere le maggiormente competitive nei rispettivi Paesi — si legge nel report — Le uniche eccezioni sono Germania, Paesi Bassi e Italia».
A guidare la classifica Rci c’è la regione di Londra, che è riuscita a scalzare per la prima volta la regione olandese di Utrecht, scesa al secondo posto. Nello studio vengono presi in considerazione non solo i fattori economici, ma anche il welfare, le infrastrutture, il livello di istruzione e il funzionamento del mercato del lavoro. Il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan ieri ha partecipato alla presentazione dello studio Ue a Bruxelles, dove oggi interverrà come relatore in occasione dello European Industry Day, organizzato dalla Commissione europea. Pan sottolinea gli aspetti positivi della ricerca, che conferma la provincia di Bolzano ai primissimi posti in Europa per quanto riguarda gli indicatori relativi alla produzione di ricchezza. «Le imprese altoatesine — afferma Pan — stanno ottenendo risultati straordinari: Pil, export e posti di lavoro sono aumentati in maniera deci- Tra il 2009 e il 2016 l’export provinciale è cresciuto da 2,8 a 4,5 miliardi di euro e il numero degli occupati è salito da 180 mila a quasi 200 mila, con la creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro solo nell’ultimo anno».
In merito alla competitività, Pan aggiunge: «Lo studio Ue conferma che più è competitivo un territorio, più sono competitive le sue imprese. Una pubblica amministrazione efficiente e semplice, una formazione di alta qualità durante tutto il percorso educativo dei giovani e politiche che rafforzino soprattutto il tessuto produttivo che genera il maggior valore aggiunto e garantisce i posti di lavoro di più alta qualità sono i punti di forza delle regioni più avanzate. L’Alto Adige ha un grosso potenziale per migliorare su alcuni aspetti: la formazione tecnica, in particolare quella universitaria, la raggiungibilità della regione e la crescita dimensionale delle imprese».
Il presidente di Assoimprenditori è ottimista: «Con interventi mirati possiamo diventare ancora di più una regione modello in Europa e assicurare al nostro territorio benessere e prestazioni sociali a lungo termine».
I criteri La ricerca prende in esame vari aspetti, tra cui anche il welfare e il livello di istruzione Pan «Le nostre imprese stanno comunque ottenendo risultati straordinari Crescono export e posti di lavoro»