Rifugio Altissimo Sessanta offerte per la gestione
Sezione Sat di Mori al lavoro per ordinare i documenti. Poi partirà la valutazione
TRENTO Il numero esatto, assicura il presidente della Sat di Mori Mattia Bertolini, si saprà oggi. «Dobbiamo prenderci il tempo per riordinare tutti i documenti che sono arrivati» precisa. Ma qualche cifra, ancora provvisoria, è già disponibile: per la gestione del rifugio Altissimo «Damiano Chiesa» le manifestazioni di interesse arrivate alla sezione moriana entro il termine fissato (ieri a mezzogiorno) sono 50-60. «Molte — anticipa Bertolini — sono arrivate anche da fuori provincia». Un numero importante, anche se inferiore rispetto al record di 98 proposte ricevute dalla Sat centrale per la gestione del rifugio Antermoia, a quasi 2.500 metri in val di Fassa. «Sono due gestioni che non possono essere comparate» spiega il presidente Sat Claudio Bassetti. Che segue le operazioni della sezione di Mori e fissa le prossime scadenze: «Nei prossimi giorni verranno richieste ai soggetti che si sono proposti ulteriori informazioni utili per valutare l’adeguatezza dei candidati». Con qualche paletto ribadito sul sito della Società degli alpinisti tridentini: «Si evidenzia come tra i requisiti soggettivi, il futuro gestore del rifugio debba inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio ed ai rifugi limitrofi nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso».
Verrà quindi formata una commissione tecnica composta da tre membri della Sat di Mori e tre della Sat centrale, che si occuperà di valutare le manifestazioni di interesse. «Sulla base delle risposte che verranno fornite dai candidati — prosegue Bassetti — la commissione deciderà quali ascoltare». Per poi individuare, tra questi, il nuovo gestore del rifugio Altissimo. Che avrà un’eredità «pesante»: chi prenderà in mano il rifugio Chiesa, infatti, seguirà alla lunga e fortunata gestione di Denny Zampiccoli. Che in cima all’Altissimo è rimasto per ben diciassette anni (il rifugio tornerà nelle disponibilità della Sat di Mori dal primo maggio). Il suo saluto, in autunno, aveva fatto scalpore. E non solo per la sorpresa suscitata tra i tanti appassionati di montagna ormai ospiti fissi del rifugio con vista sul lago di Garda. La guida alpina infatti aveva scelto di comunicare la sua decisione attraverso un video diffuso su Facebook, durante il quale Zampiccoli, con un cuore disegnato sulla maglietta, non parla ma mostra dei cartelli: «Non so come dirvelo, ma Eva ed io lasciamo il rifugio».
Ora dunque si aspetta la scelta del successore di Zampiccoli. Così come si attende l’esito della valutazione per il rifugio Antermoia.