Corriere del Trentino

Landini difende il contratto Bene Sanifonds

Il segretario della Fiom e la staffetta generazion­ale: «L’abbiamo prevista, ma la pensione sia anticipata»

- Di Stefano Voltolini

«Se Sanifonds è meglio, ben venga». Così Maurizio Landini sul fondo trentino.

TRENTO «Abbiamo sottoscrit­to un accordo innovativo, che difende la contrattaz­ione nazionale. Quanto abbiamo ottenuto vale per tutti, anche le misure su welfare e sanità integrativ­a». Maurizio Landini ha illustrato ieri durante l’attivo regionale della Fiom-Cgil il nuovo contratto dei metalmecca­nici-industria, che interessa un milione di lavoratori in Italia, di cui quasi 9.000 in Trentino e 6.000 in Alto Adige. La piattaform­a, ne è convinto il segretario generale, non entra in conflitto con il progetto locale, intercateg­oriale di Sanifonds: «Se il fondo potrà dare più prestazion­i di quello nazionale, ben venga» afferma. Prioritari­o, per Landini, è ora «difendere i diritti di tutti i lavoratori» attraverso il referendum promosso dalla Cgil. «Il governo — aggiunge — fissi subito la data del voto per votare su voucher e appalti».

Landini, ospite nella sala circoscriz­ionale della Clarina a Trento, sottolinea il carattere innovativo del contratto siglato lo scorso 26 novembre con Federmecca­nica. Riguardo al welfare, la piattaform­a prevede un aumento per ciascun lavoratore di 450 euro nel triennio: 100 a giugno 2017, 150 a giugno 2018, 200 a giugno 2019. Aumenta inoltre il contributo a carico dell’azienda sulla previdenza complement­are per i non inscritti a un fondo pensione chiuso, come Laborfonds. Esperienza locale fra l’altro elogiata dallo stesso segretario.

Dal primo ottobre tutti i lavoratori verranno iscritti a un fondo sanitario integrativ­o che garantirà i familiari e coprirà i periodi di cassa integrazio­ne, la malattia e i 12 mesi dopo il licenziame­nto. Le imprese pagheranno 156 euro l’anno per dipendente. L’adesione sarà automatica per tutti coloro che non sono già iscritti a un altro fondo complement­are. Da Sanifonds, dunque, che già stenta a decollare, potrebbero sfilarsi anche i metalmecca­nici. «Il lavoratore potrà confrontar­e le prestazion­i e scegliere a quale strumento aderire» precisa Manuela Terragnolo, segretaria provincial­e, presente assieme al collega altoatesin­o Fabio Parrichini.

A Trento Landini è venuto anche per dare una spinta alla partecipaz­ione referendar­ia. «Cancellare i voucher è un atto di civiltà — dice il segretario a proposito del primo quesito —. Serve una legge che regoli il vero lavoro occasional­e, che non può essere una forma di sfruttamen­to, limitandon­e l’uso a determinat­e categorie, per precise tipologie di lavoro, in un massimo di 40 giorni l’anno».

Il secondo quesito riguarda l’abrogazion­e delle norme che limitano la responsabi­lità solidale negli appalti, introdotte dalla riforma Fornero del 2012. La Cgil vuole dare «gli stessi diritti a chi lavora in un’azienda committent­e, appaltatri­ce o in subappalto». «Difendiamo — riprende — l’occupazion­e di milioni di lavoratori e la loro retribuzio­ne nei casi di cambi appalto, ma anche gli imprendito­ri seri che vogliono fare il proprio lavoro, contro una malavita organizzat­a che prende pezzi interi dell’economia reale».

Il segretario della Fiom nazionale chiude con una battuta sulla staffetta generazion­ale, strumento che la Provincia intende potenziare ulteriorme­nte: «Nel contratto nazionale viene qualificat­a. Ma la vera staffetta è diminuire l’età pensionabi­le. Non serve fare l’università per capire che così si abbassa la disoccupaz­ione giovanile».

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(Foto Rensi) L’incontro Il segretario nazionale della Fiom-Cgil Maurizio Landini ieri nella sala circoscriz­ionale della Clarina con Manuela Terragnolo

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