I progetti del Trentino in Nepal
Si sta svolgendo in questi giorni in Nepal la visita di controllo e monitoraggio dei progetti di emergenza e ricostruzione finanziati con la raccolta fondi a sostegno della popolazione colpita dal terremoto nell’aprile del 2015. La delegazione trentina è guidata dall’assessora alla cooperazione internazionale Sara Ferrari, accompagnata dal direttore dell’Ufficio provinciale per la cooperazione Luciano Rocchetti e dal funzionario di Trento dell’Associazione artigiani Giancarlo Berardi, quale rappresentante della commissione tecnica che ha coordinato la campagna di raccolta e la selezione dei progetti. Alla colletta pubblica, frutto delle libere donazioni dei cittadini trentini, anche attraverso l’accordo tra le parti sociali, che ha fruttato 175.000 euro, si sono aggiunti 50.000 euro messi a disposizione dalla giunta provinciale.
Con questi fondi sono stati finanziati innanzitutto quattro progetti di prima emergenza: distribuzione di cibo, acqua, medicine, coperte, tende, generi di prima necessità, e, in un secondo momento, altre azioni di ricostruzione di strutture scolastiche. Tutto ciò potendo contare sul lavoro che da alcuni anni cinque associazioni trentine di volontariato internazionale stanno svolgendo con passione e competenza nel paese himalayano. Per controllare la corretta destinazione dei fondi e per facilitare l’operatività delle associazioni, la delegazione ha svolto incontri istituzionali con il capo dell’Autorità nazionale della ricostruzione, il Ministro delle finanze e quello dell’acqua e della depurazione.
Tra i progetti visionati quello relativo all’istituto scolastico Rarahil Memorial School che ospita circa 1000 bambini e ragazzi (di cui 150 sostenuti con adozioni a distanza) e offre istruzione dalla scuola materna alla superiore nella città di Kirtipur.