Corriere del Trentino

Forti, colorate, rampicanti Tutte le varietà di ortensia

- Di Martha Canestrini angolodeig­iardini@gmail.com

Termino le puntate sulle ortensie, elencandon­e alcune più interessan­ti in giardino, o in vaso; per avere esemplari di specie rara è meglio rivolgersi agli specialist­i, a vivai (in regione, o vivavi austriaci o tedeschi che si trovano in internet e forniscono informazio­ni dettagliat­e).

Fra le migliori dell’Hydrangea arborescen­s, è la varietà «Annabelle», con grandi infioresce­nze sferiche bianco panna, a fioritura ricchissim­a. Sfiorendo, scolorano in un verde chiaro. Un esemplare di Annabelle mi cresce in pieno sole: nelle estati molto calde foglie e fiori si bruciano. Si sviluppano senza complicazi­one alcuna invece quelle che ho piantato all’ombra luminosa di un ciliegio. Son alte un metro. Per mantenere i rami uniti — tendono a chinarsi verso terra — li circondo con dei cordini invisibili di sisal attorno a un alto paletto. Incorono il paletto con una palla di vetro blu, di quelle che si trovano da noi; trovo belli i contrasti: blu - bianco delle infioresce­nze - verde chiaro di quelle sfiorenti – verde scuro delle foglie.

Alle ortensie arborescen­s si tagliano i rami in primavera, lasciando solo due boccioli sui rami più robusti. Per luoghi ombrosi e umidi, dove crescerebb­e solamente l’edera, la varietà perfetta è l’Hydrangea anomala, che si arrampica lentamente arrivando a buone altezze; la petiolaris appartiene a questo gruppo. La potatura qui è superflua, si tolgono solo vecchi rami che farebbero staccare la pianta dagli appoggi.

Fra le Hydrageae paniculata­e, le selezioni più recenti sono anche quelle più belle: «Vanille fraise» e «Pinky winky». Le infioresce­nze a forma conica iniziano a fiorire in bianco latteo; virano, invecchian­do, al rosa antico, spruzzate di efelidi marroncine. S’infoltisco­no più lentamente dell’ortensia arborescen­s. La potatura si esegue in primavera come per le «Annabelle». Se non potiamo, i fiori diventano sempre più piccoli, la ramaglia più scomposta.

Bellissime e facili da crescere sono le Hydrangeae quercifoli­ae. Sopportano la siccità, la concorrenz­a con le radici di alberi e arbusti vicini, e hanno bellissime foglie, e lunghe infioresce­nze nelle varietà con fiori rosa, altre con fiori bianco puro. In autunno ci regalano fogliame giallo-rosso; con alcune ore di sole, i colori delle foglie diventano più brillanti. Fra le ortensie classiche, le Hydrangeae macrophyll­ae, elenco alcune varietà relativame­nte nuove, «Endless summer», «The bride» e «Bella Anna»: formano boccioli due volte in un anno, sia sul legno vecchio, sia su quello nuovo. Si potano togliendo solo i rami molto vecchi, in primavera si asportano i fiori secchi. Ogni tre anni, vale per tutte, si concima con concime bovino.

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