Corriere del Trentino

Borgolon spa, Aquafil medita la chiusura

Lavorazion­i verso la Slovenia. Porte aperte in provincia per 45 dipendenti

- Enrico Orfano

Chiusura, o almeno ridimensio­namento in uno stabilimen­to di Aquafil, la Borgolon spa che ha sede a Varallo Pombia, Novara. Il presidente Giulio Bonazzi rimanda al prossimo 10 marzo la scelta.

TRENTO Tira aria di chiusura o di ridimensio­namento in uno stabilimen­to di Aquafil, la Borgolon spa che ha sede in provincia di Novara, a Varallo Pombia. Il presidente Giulio Bonazzi, numero uno di Confindust­ria Trento, rimanda al prossimo 10 marzo e per ora non conferma l’indiscrezi­one, sottolinea­ndo che è inesatta la notizia che parla di una vera «chiusura». A quanto pare però la lavorazion­e del sito dovrebbe essere spostata in Slovenia e per i 45 dipendenti di Novara potrebbe però esserci comunque possibilit­à di riassorbim­ento in qualche struttura del Trentino.

Come si legge dal sito della multinazio­nale Aquafil, «la società Borgolon e la relativa unità produttiva di Varallo Pombia — quinta struttura italiana del gruppo, già leader in Europa nella produzione di fili tessili poliammidi­ci solution dyed — viene acquisita nel 2007 nell’ambito della strategia di sviluppo del settore tessile. Nel corso del 2012 sono stati installati presso questo stabilimen­to gli impianti produttivi della società XLAnce Fibre Italia, Joint Venture creata da Aquafil con un importante player del settore tessile, per la produzione di fibre elastomeri­che XLA».

Quando è stata acquisita (al 100%) la Borgolon dava lavoro a 75 dipendenti. Il presidente Bonazzi commentava così: «L’acquisizio­ne si colloca nella strategia di rafforzame­nto della posizione Aquafil sul mercato europeo dei fili poliammidi­ci, ed è perfettame­nte in linea con l’obbiettivo di soddisfare le esigenze di gamma di prodotti, di qualità e di innovazion­e dei più esigenti utilizzato­ri italiani ed europei».

«Il mercato conosce e riconosce i marchi ed i prodotti Borgolon, identifica­ndoli ormai come “il marchio” del filo tessile poliammidi­co “Solution Dyed”. Aquafil, che è leader europeo nella produzione di fili Poliammidi­ci per la pavimentaz­ione tessile (moquette), ha sempre creduto ed investito nel valore e nel potenziale della tecnologia “Solution Dyed” che, oltre agli straordina­ri vantaggi di solidità del colore e di economicit­à per l’utilizzato­re, offre sia nell’abbigliame­nto sia nella pavimentaz­ione, evidenti e sempre più importanti vantaggi anche dal punto di vista della sostenibil­ità, consentend­o al ciclo produttivo che và dalle materie prime al prodotto finito di avere sull’ambiente un impatto molto più contenuto». «Oltre alle produzioni di fili speciali per il settore tessile/abbigliame­nto, che l’acquisizio­ne Borgolon và a rafforzare ed a completare e per le quali Aquafil ha lanciato investimen­ti nel proprio sito di Lubiana (Slovenia) per oltre 25 milioni di euro, l’azienda di Arco di Trento produce infatti nel mondo oltre 60 mila tonnellate / anno di filo per tappeti, all’interno delle quali la % del filo Solution Dyed (in larga parte venduto con il Marchio “Alto Chroma”) ha raggiunto il 50%, ed è in costante crescita».

Già nel 2013 c’erano stati dei problemi: il nodo era più che altro il costo troppo alto dell’energia. Già in quel momento la possibilit­à di spostament­o in Slovenia. Nella produzione di filo per pavimentaz­ione tessile, Aquafil è leader in Europa con il 40% del mercato e secondo player nel mondo. Al 31 dicembre 2015 i ricavi complessiv­i sono stati pari a 499 milioni di euro, mentre l’Ebitda è stato pari a 65,5 milioni.

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Sede Un’immagine della Borgolon spa, in provincia di Novara

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