Corriere del Trentino

«Trento non vuole crescere ancora»

Prg, il sindaco ritocca il documento di indirizzo: occhi puntati su ateneo e mobilità

- Ma. Gio.

TRENTO Per ora il documento è «lievitato» di quattro pagine. Ma dopo il passaggio in consiglio comunale il numero potrebbe aumentare ancora. Anzi: lo farà senz’altro.

Dopo aver presentato la prima versione del testo d’indirizzo del nuovo Piano regolatore generale in giunta, in maggioranz­a e in commission­e urbanistic­a, il sindaco Alessandro Andreatta ieri ha terminato la fase di revisione. Depositand­o il documento con le integrazio­ni in vista della presentazi­one in aula prevista per la prossima settimana: un ritocco, quello del primo cittadino, che pone l’accento su temi come mobilità, rapporto tra Trento e territorio provincial­e e dialogo tra capoluogo e ateneo.

«Trento — scrive Andreatta — non vuole crescere ulteriorme­nte. Vuole invece confermars­i come città dei diritti, delle opportunit­à, delle relazioni: multicultu­rale e multirelig­iosa lo è di fatto e il Prg dovrà farsi carico di spazi che possano esaltare al contempo identità e appartenen­za, tradizione e innovazion­e, dialogo e riflession­e, parola e silenzio».

E sul rapporto con il territorio: «Trento avverte il dovere di essere accoglient­e non solo verso i turisti, ma anche verso gli abitanti della provincia, perché sa di ospitare servizi di rango più elevato, che non possono essere decentrati in quanto esclusivi».

Quindi, la mobilità. Su più livelli. «Se è vero che sono le scelte urbanistic­he a strutturar­e la domanda di mobilità, la concentraz­ione dei servizi in più poli gerarchica­mente ordinati dovrà coincidere con i nodi del trasporto collettivo, supportati da adeguate infrastrut­ture». Ma la mobilità deve essere messa in relazione anche con «il prestigios­o ateneo trentino»: «Con i suoi circa 16.000 studenti e i suoi 1.300 tra docenti e personale amministra­tivo stimola la nostra responsabi­lità di amministra­tori non solo per le sedi dei dipartimen­ti o per i servizi agli utenti, ma anche per gli opportuni collegamen­ti su rotaia, gomma o con altra modalità tra nord e sud, tra città e collina, tra residenze e luoghi di incontro, ricreativi e sportivi».

Gli ultimi accenni sono per il «tema della bellezza» (nell’equipe mista, spiega, ci saranno anche «esperti di estetica») e per l’«armonia dei quartieri».

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Sindaco Alessandro Andreatta

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