«Il Medioriente come l’Europa tra le due guerre»
Lorenzo Cremonesi venerdì a Rovereto invitato dal Rotary. «Ecco i luoghi senza legge»
TRENTO «L’Europa è molto innocente, è abituata al suo benessere e dà per scontato ciò che scontato non è per nulla». La pace, la democrazia, i diritti non esistono in natura e pensare che siano eterni è sbagliato e rischioso. Lorenzo Cremonesi lo racconta da trent’anni, scrivendo come inviato speciale per il Corriere della Sera mentre intorno a lui cadevano le bombe delle guerra in Iraq, Libano, Afghanistan e Pakistan. Venerdì alle 20.30 sarà Rovereto per raccontare «Le guerre contemporanee intorno a noi», titolo dell’incontro organizzato dal Rotary club di Rovereto in collaborazione con i tre Lions Club della Città della Quercia presso la sala Piave di Trentino Sviluppo, moderato dal direttore del Corriere del Trentino Enrico Franco. «Il mio intento non è dare indicazioni ma lanciare un segnale d’allarme» spiega Cremonesi, che venerdì presenterà il suo nuovo libro «Da Caporetto a Baghdad. La Grande Guerra raccontata da un inviato nei conflitti di oggi» (Mondadori Electa, 2017), un’analisi storica e sociale sull’evoluzione dei conflitti in Medioriente. «In questi decenni ho vissuto in luoghi dove non c’è legge — continua il giornalista — In territori che ricordano molto l’Europa a cavallo delle due guerre mondiali». Un equilibrio precario verso cui il Medioriente è stato condotto in gran parte a causa dei suoi deboli confini, sottili come la linea tracciata sulle carte geografiche dalle potenze coloniali dopo il primo conflitto mondiale. «La Libia per esempio non esisteva», spiega Cremonesi, ricordando poi come essa «nacque unendo la Tripolitania e la Cirenaica dando origine a uno Stato i cui confini sono ora messi in discussione molto profondamente».
«Da Caporetto a Baghdad. La Grande Guerra raccontata da un inviato nei conflitti di oggi» nasce anche in seguito a una serie di incontri con le scuole organizzati dal Corriere della Sera per raccontare ai più giovani fenomeni come l’Isis ma non solo. Per tale ragione, nel corso della mattinata, Cremonesi parteciperà a un incontro con gli studenti dei licei Filzi e Marconi in compagnia del presidente del Rotary Club di Rovereto Ruffo Wolf, un’occasione per ampliare il «percorso di consapevolezza», come lo definisce il presidente dell’associazione, iniziato da tempo. «Con l’incontro di venerdì vorremmo offrire ai soci e alla comunità un nuovo spunto per aprire gli occhi e capire cosa sta succedendo intorno a noi — spiega Wolf — Anche perché ormai ciò che avviene qui vicino e ciò che avviene lontano si condiziona a vicenda». La serie di incontri organizzati dal Rotary Club di Rovereto proseguirà lunedì prossimo con la presentazione di una ricerca sul cyberbullismo a cui parteciperà il comandante della polizia postale di Trento Sergio Russo. Il 13 marzo, invece, parola a Yvan Sagnet, il ragazzo camerunense che si è ribellato al caporalato e racconterà la sua esperienza in Basilicata e Puglia.