Dellai: dedicate una strada a Nino Andreatta
Nel giorno della commemorazione di Beniamino Andreatta Lorenzo Dellai richiama la politica locali: «Per affrontare le sfide importanti deve ritrovare la bussola».
«Il Trentino ha bisogno di una politica con la “P” maiuscola. Abbiamo delle sfide importanti da affrontare e potremo farlo solo ritrovando la bussola». È intervenendo alla commemorazione del decennale della scomparsa dello statista Beniamino Andreatta, morto a Bologna il 26 marzo del 2007 dopo aver trascorso in coma diversi anni, che l’onorevole Lorenzo Dellai lancia un richiamo interamente valoriale alla politica locale, invitandola a seguire l’esempio di uno dei grandi uomini del passato. «Andreatta era un profondo europeista, interprete della tradizione cristiano sociale, pienamente in sintonia con le spinte in avanti di Altiero Spinelli. È a lui che dobbiamo richiamarci per dire “no” a ogni forma di populismo» ha commentato Dellai, sottolineando la concomitanza della commemorazione con le celebrazioni per i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma. Andreatta, infatti, arrivato in parlamento per la prima volta nel 1976 tra le file della Democrazia cristiana e rieletto fino al 1994, divenendo più volte ministro è stato anche europarlamentare e vicepresidente del Partito popolare europeo. Un modello da seguire «per ritornare a una politica degna di questo nome, che sappia dotarsi, a livello nazionale e locale, di una visione condivisa». Così il pensiero corre ai prossimi mesi: non solo per la revisione del Terzo Statuto, ma anche per le elezioni del 2018. «Sfide tutt’altro che banali — ha concordato il senatore Vittorio Fravezzi che con Dellai ha organizzato la commemorazione — Andreatta aveva idee, visione e capacità di decidere. Era un uomo rispettoso delle istituzioni, preoccupato che la cultura cattolico-democratica potesse scomparire. Voleva, infatti, un centrosinistra riformatore. E sicuramente, se oggi avessimo più politici come lui, saremmo in una situazione diversa». Doveroso, perciò recuperare un rapporto fiduciario con la comunità, diffidando da chi offre soluzioni semplici e insufficienti. «Penso al blitz del Movimento Cinque Stelle in parlamento mentre a Londra era in corso un attentato terrorista: un comportamento squadrista che rischia di essere devastante per il futuro della democrazia rappresentativa. Andreatta ci avrebbe detto di non barattare il futuro del paese in cambio del consenso a breve termine» ha chiosato ancora Dellai. Ed è ricordando anche l’importante ruolo che Andreatta ha avuto, con Bruno Kessler, per la costituzione dell’ateneo trentino che si è chiesto a gran voce non solo all’Università ma all’intera città di Trento di impegnarsi maggiormente per riconoscerne il valore. Magari intitolandogli una strada, come già fatto anche a Roma.