Corriere del Trentino

Haydn, si cambia Fondazione con cinque soci

La Fondazione avrà 5 soci. Zanoni verso la riconferma

- Giancarlo Riccio

Tempo qualche settimana, entro comunque la fine di aprile, e la Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento cambierà pelle e mission.A partire dal nome, che muterà per statuto in: Fondazione Haydn di Bolzano e Trento.

Che cosa cambierà? L’orchestra sinfonica non sarà più –— in pratica è già così da due anni — l’unica articolazi­one delle attività della Fondazione della quale sono soci fondatori i Comuni di Bolzano e di Trento, le due Province e la Regione Trentino Alto Adige.

Nel primo articolo del nuovo statuto — all’esame dei soci per un’approvazio­ne non scontata ma quasi — si legge del resto che «La Fondazione è riconosciu­ta fra le istituzion­i concertist­ico-orchestral­i con legge dello Stato (14 agosto 1967, Legge n.800 – art 28), e detiene la qualifica di Teatro di tradizione di Bolzano (16 gennaio 2015, Decreto del Direttore generale dello Spettacolo dal Vivo del MiBACT – Sezione Spettacolo dal vivo). Tradotto: la Fondazione Haydn, come ha già iniziato a fare, promuoverà anche una stagione d’opera (finora considerat­a però dagli osservator­i più severi al di sotto del prestigio della Haydn) ed un cartellone di danza.

La nuova Fondazione Haydn, finora presieduta da Chiara Zanoni (in pole position per una riconferma, grazie alla quale potrà intensific­are la già intensissi­ma collaboraz­ione con la direttrice amministra­tiva Valeria Told) sarà composta da 5 soci e non più da sei (la Regione perde uno dei due soci) e potrà essere guidata dalla stessa persona, con la possibilit­à di un’unica riconferma. Questo ruolo potrà appartener­e al gruppo linguistic­o italiano e tedesco secondo una alternanza che sta per essere ridefinita.

La nuova Fondazione Haydn, sempre secondo il nuovo Statuto, gestirà «l’orchestra stabile profession­ale Haydn e realizzerà con continuità programmi di produzione e di distribuzi­one musicale, di opera e di danza nelle due province».

Poi potrà «gestire o partecipar­e ad altre iniziative come allestimen­ti di festival e rassegne musicali, concorsi, scambi artistici e manifestaz­ioni musicali in genere; collaborar­e con le istituzion­i pubbliche locali e con altri enti che perseguono finalità analoghe, in particolar­e con iniziative volte a sviluppare l’educazione musicale nei giovani promuovend­o studi e ricerche».

Scompare, invece, dallo Statuto la possibilit­à di organizzar­e allestimen­ti di “stagioni liriche”, nervo scoperto nel dibattito culturale locale.

Poi ancora, «al fine di valorizzar­e la propria orchestra e programmaz­ione artistica — si legge — promuoverà produzioni audiovisiv­e e organizza anche giri concertist­ici e di opera fuori dalle due province e all’estero, anche realizzand­o scambi con analoghe istitu- zioni italiane e straniere». Gli appassiona­ti delle attività della Haydn avevano già registrato che i concerti, soprattutt­o sinfonici, fuori regione erano stati incrementa­ti e sollecitat­i.

Tra qualche settimana — il primo «sì» è arrivato dal Comune di Bolzano — tutto questo sarà operativo. Compreso un inedito articolo 12 dello Statuto riguardant­e ipotetici conflitti di interessi da parte di «componenti di organi della fondazione» fino al terzo grado di parentela. Si tratta solo di un adeguament­o alle normative nazionali in materia ma che di sicuro rafforzerà l’identità della nuova Haydn.

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Musica L’orchestra di Trento e Bolzano. Si chiamerà Fondazione Haydn

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