«Pesticidi in Presena, la politica intervenga»
Appello di Mountain Wilderness: basta strutture turistiche in quota
TRENTO Il monito è chiaro: «La politica si muova subito». Non solo per evitare il diffondersi di inquinanti ad alte quote. Ma anche per limitare il diffondersi, in montagna, di strutture turistiche quali «alberghi, resort, funivie sempre più ardite, rifugi trasformati in terrazze e grandi alberghi panoramici».
Di fronte alla notizia del ritrovamento di pesticidi nel ghiacciaio del Presena, il consigliere nazionale di Mountain Wilderness Luigi Casanova chiede «a chi amministra i territori» un intervento immediato.
«Per decenni — scrive Casanova — l’ambientalismo nazionale ha denunciato lo smisurato utilizzo di pesticidi in agricoltura e chiesto di investire in colture biologiche». Parole, prosegue Casanova, «inascoltate». Che però ora tornano alla mente per i risultati della ricerca del Muse sui ghiacciai trentini. Nei ghiacci sono state trovate infatti «diffuse tracce degli erbicidi della pianura Padana, particelle dei teloni plastificati utilizzati per “proteggere” il ghiaccio». Di più: «Dal depuratore della val di Sole esce perfino il dolcificante che gli sciatori assumono con bevande energetiche». Quantità, per ora, giudicate «non preoccupanti». «È però lecito chiedersi — osserva Casanova — per quanto tempo queste acque rimarranno bevibili. Il problema che deve interessarci è quello dell’accumulo e della sommatoria di sostanze inquinate che siamo comunque costretti ad assumere».
E aggiunge: «Da decenni l’ambientalismo internazionale chiede riflessioni profonde sui nostri comportamenti, su come e cosa si mangia e si beve, su come vengono trattati i ghiacciai. Intelligenza vorrebbe si avviasse da subito una seria politica di prevenzione senza dover attendere tempi lunghi e nel frattempo continuare a inquinare». Con un effetto da non sottovalutare: «Gli inquinanti che diffondiamo in agricoltura, ovunque, ritorneranno nel nostro corpo».