Corriere del Trentino

Torna il Laikoday, nasce ad Arco la consulta del Trentino

Merighi: «Vogliamo creare una rete tra associazio­ni». Englaro, Welby e Sgrena protagonis­ti dell’evento

- D. R.

TRENTO «Creare una rete di mobilitazi­one permanente per tutte le nostre battaglie e una collaboraz­ione costante tra associazio­ni». È l’idea di Claudia Merighi, presidente del Comitato laici trentini per i diritti civili, che ha scelto un’occasione importante come il secondo appuntamen­to del «Laikoday -strumenti dialoghi per un’emergenza», che si terrà ad Arco sabato e domenica, per presentare ufficialme­nte la consulta laica del Trentino.

Una «rivoluzion­e» nel tessuto sociale locale, una realtà già presente in grandi città come Torino, non in provincia. «Vista l’eterogenei­tà delle associazio­ni, ma che comunque lavorano tutte sullo stesso terreno, quello dei diritti e delle pari opportunit­à — spiega Merighi — abbiamo creato la “Carta di Arco” che sarà revisionat­a e corretta dalle diverse associazio­ni proprio durante il Laikoday». La «Carta di Arco» è sostanzial­mente un documento di intenti per creare una collaboraz­ione costante e mirata a realizzare progetti sociali, di educazione alla laicità nelle scuole e di promozione dei diritti laici. I temi caldi sono quelli trentini, ma anche nazionali che stanno occupando le colonne dei principali quotidiani, come quello relativo alle bufale sui social network e quei «like poco laici», al diritto all’autodeterm­inazione e al fine vita. Tra i protagonis­ti principali dell’evento, organizzat­o dall’associasar­anno zione laici trentini, i comuni di Arco, Riva e la Comunità Alto Garda, che si aprirà sabato alle ore 17.30 al Casinò di Arco, ci saranno Mina Welby e Beppino Englaro per una riflession­e profonda sulla storia di Piergiorgi­o Welby, sugli strumenti e i dialoghi sul fine vita. Tra gli ospiti di domenica ci sarà anche Giuliana Sgrena, giornalist­a e autrice del libro «Dio odia le donne» per un approfondi­mento sulle pari opportunit­à tema caro all’associazio­ne.

Tanti gli ospiti e i dibattiti, che spazierann­o dall’etica ai diritti, toccando anche il tema delicato delle disabilità con il sessuologo Maurizio Bossi. Il secondo appuntamen­to del «Laikoday» vede una partecipaz­ione ancora più cospicua delle associazio­ni che quest’anno saranno 22: oltre ad Arcigay, Anpi, la Rete Legbt, ci anche l’Altra Venere, Arco Bene Comune, l’associazio­ne Luca Coscioni, il Comitato Non Ultimi e molte altre. «Le associazio­ni — precisa Merighi — avranno uno spazio tutto loro, nel quale si potranno presentare, ci sono realtà che arrivano anche da fuori provincia». L’evento si chiuderà domenica sera con la tavola rotonda con il filosofo Giulio Giorello, direttore scientific­o del «Laikoday» e Monica Lanfranco, già presidente del coordiname­nto nazionale delle consulte per la laicità delle istituzion­i.

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Organizzat­ori Miori, Giacomini, Zannini, Merighi, Pedergnana, Soprano, Girelli, Ulivieri

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