Rurale Rovereto Trattativa su dieci esuberi
Il sistema trentino studia l’intervento. Gios: «Stiamo collaborando». Domani vertice sindacale
La richiesta della Rurale di Rovereto è di una nuova riorganizzazione che preveda una decina di esuberi volontari. Che però hanno un costo. Si tratta ancora sul salvagente del sistema del credito trentino.
TRENTO Sono in pieno svolgimento le trattative per trovare una soluzione che possa rilanciare la Cassa Rurale di Rovereto. Il presidente Geremia Gios assicura che con Cassa centrale banca e Fondo comune «stiamo collaborando», ma intanto i sindacati stanno valutando la richiesta che dalla banca è pervenuta, vale a dire di riaprire la procedura ex articolo 22 e di prevedere dieci esuberi.
Domani è in agenda un incontro fra azienda e sindacati: da vedere se si tratterà di un passaggio interlocutorio o sostanziale. In precedenza, quando dal sistema del credito cooperativo trentino è partita una serie di aiuti, compresa la sottoscrizione di un prestito obbligazionario da 10 milioni, la richiesta per gli allora 150 dipendenti era una decurtazione dello stipendio per complessivi 540.000 euro all’anno.
Nel frattempo alcuni dipendenti hanno trovato altre occupazioni, compreso l’ex direttore, ma ora si torna a chiedere la disponibilità di dieci esuberi volontari, su un contingente di circa 130 persone.
A quanto pare il fronte sindacale appare abbastanza critico al pensiero di un nuovo sacrificio da addossare alla forza lavoro. Va ricordato inoltre che, nel primo step, per la banca l’esubero è una spesa. Cr Rovereto deve fare i conti con 8 milioni di perdita, come ha detto il presidente Gios: da vedere se questo rosso contiene già le risorse che possono consentire il quantitativo di anni di esodo messi in preventivo. Sul conto economico i «benefici» per la banca arriveranno negli anni successivi, in termini di stipendi in meno da pagare. In uscita in primis i contratti più ricchi.