Corriere del Trentino

IL TALENTO DELLE DONNE

- di Mirco Tonin @mircotonin

Una squadra di calcio che decidesse di giocare solo con metà dei propri giocatori non avrebbe un grande successo e l’allenatore responsabi­le sarebbe allontanat­o. Paradossal­mente, qualcosa di simile succede nelle società in cui l’accesso a posizioni di responsabi­lità è precluso o ostacolato a una parte consistent­e dei propri membri, ad esempio alle donne, che rappresent­ano, appunto, metà della popolazion­e. Rinunciare al talento e alle capacità del genere femminile nei vari aspetti della vita sociale, come nell’ambito economico o in quello politico, rappresent­a uno spreco enorme. Società in cui il tenore di vita tende a declinare non possono permetters­i di ignorare la questione. Vi sono tuttavia forti resistenze ad affrontare il problema.

Possibili strumenti di riequilibr­io quali le quote di genere nei consigli di amministra­zione o negli organi elettivi sono spesso contrastat­i in nome della meritocraz­ia, che sarebbe lesa in quanto vengono introdotti criteri aggiuntivi — il genere appunto — e non si considera esclusivam­ente il merito. Un recente lavoro di Johanna Rickne e Olle Folke, insieme ad altri coautori, analizza le caratteris­tiche dei consiglier­i comunali in Svezia e mostra come l’introduzio­ne da parte del partito socialdemo­cratico dell’alternanza di genere nelle proprie liste abbia in realtà migliorato la qualità dei politici eletti, sostanzial­mente escludendo dalle posizioni di leadership maschi «mediocri». Sempre basata su dati svedesi, gli stessi due autori mostrano poi come il raggiunger­e posizioni apicali, come sindaco o parlamenta­re a livello politico e come amministra­tori delegati nel settore privato, aumenti in maniera drammatica la probabilit­à di divorzio per le donne, mentre non abbia alcun effetto sui maschi. Anche nell’emancipata Svezia, dunque, avere successo implica costi molto alti per le donne, nonostante la comunità nel suo complesso ne tragga benefici.

A livello locale vi sono delle iniziative che promuovono una riflession­e su simili temi. La settimana scorsa alla Libera Università di Bolzano si è tenuto un workshop su «Women’s leadership and careers», mentre lunedì a San Michele all’Adige «Corriere Imprese» organizza «Impresa Donna». Si tratta di iniziative molto utili dato che, per progredire verso la parità di genere, è necessario cambiare l’attitudine da parte della società. Un processo forse lento, ma sicurament­e giusto e necessario.

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