Profughi, Vienna controllerà i treni Cie: Roma ascolterà le autonomie
Binario speciale, stanziato un milione. Platter: misure inevitabili. Vertice a Innsbruck
La decisione del governo di Vienna è netta: sul treno divieto di divulgare il corano, di portare il velo e possibilità di fermare i treni per far scendere i migranti. Una presa di posizione che rischia di avere effetti devastanti anche in Alto Adige e in regione. Intanto sempre sul fronte migranti il Senato ha introdotto una moSul difica al decreto convertito ieri in legge del ministro Marco Minniti: è stato deciso infatti che sulla collocazione dei Centri di permanenza per il rimpatrio il governo dovrà sentire non solo il presidente della regione interessata ma anche quello della Provincia autonoma.
TRENTO Divieto di divulgare il Corano, di portare il velo, binari speciali per fermare i treni e far scendere i migranti e stop al piano europeo per i ricollocamenti. Il giro di vite annunciato dal ieri dal governo austriaco ha fatto infuriare la comunità islamica europea ma rischia di avere effetti devastanti anche in Alto Adige e in regione. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher, che ieri ha partecipato alla seduta della task force Euregio sui migranti, definisce «comprensibile» la reazione austriaca e torna ad insistere affinché l’emergenza rifugiati sia affrontata a livello ruropeo.
Il governo del cancelliere socialdemocratico Christian Kern strizza sempre più l’occhio ai paesi del gruppo di Visegrad (Ungheria, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca), i primi ad opporsi al piano europeo per il ricollocamento dei richiedenti asilo. Oltre alle restrizioni su velo e corano — le cui modalità sono ancora da definire — l’Austria ha annunciato un giro di vite nei controlli al confine del Brennero. Il pacchetto di misure è stato presentato dal ministro degli Initerni, Wolfgang Sobotka, alla riunione della task force dell’Euregio sui migranti.
«Abbiamo stretto un accordo con le ferrovie per realizzare un binario speciale con tutta l’attrezzatura necessaria per controllare i treni passeggeri e quelli merci nella vecchia fermata di Brennersee» spiega il governatore tirolese Günther Platter. L’operazione costerà un milione di euro: le Öbb pagheranno un terzo, un terzo sarà a carico del governo centrale mentre il terzo restante sarà finanziato direttamente dal Land Tirolo.
Platter ha riconosciuto che al momento al Brennero la situazione è tranquilla e che, rispetto al 2015, quando secondo l’Austria 100.000 rifugiati attraversarono il Tirolo, i passaggi si contano sulle dita di una mano. Tuttavia il giro di vite nei controlli sui treni è inevitabile alla luce dell’aumento degli sbarchi sulle coste italiane. «Prevediamo che con i mesi estivi gli arrivi aumenteranno, l’infrastruttura per i controlli è quindi indispensabile» ha sottolineato Platter che, a nome dell’Euregio, chiede di trovare soluzioni per evitare che la crisi si abbatta sull’Italia. «Le domande di asilo vanno presentate in nord Africa» insiste Platter.
Kompatscher, ospite a Innsbruck per partecipare alla task force dell’Euregio, ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Da un lato ha definito comprensibili le preoccupazioni austriche ma dall’altro ha sottolineato che le regole europee vanno applicate. «Fa piacere sentire che oggi in Austria la situazione è tranquilla . La polizia italiana ha intensificato i controlli sui treni e questo dimostra che le misure prese in passato hanno avuto un effetto. Tuttavia i trattati internazionali sul ricollocamento dei migranti vanno attuati e va trovata una soluzione internazionale per non lasciare tutto il peso della crisi sulle spalle di Italia e Grecia».
La presa di posizione muscolare di Vienna ha già avuto i primi effetti tanto che la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore ha chiesto al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani di portare il caso all’assemblea del Ppe a Malta. «L’Austria non ha rinunciato al muro del Brennero e l’Alto Adige rischia di diventare l’imbuto d’Europa della marea umana che sta approdando nel nostro Paese. È ora che la politica italiana e tedesca faccia fronte comune per evitare che la nostra terra diventi un enorme campo profughi».