Corriere del Trentino

Fisici: sei giorni per risolvere quesiti industrial­i

Parte il concorso Ipsp: saranno selezionat­i 3 aziende e 30 tra studenti e dottorandi

- Fabio Parola

TRENTO Dal bosone di Higgs alla catena di montaggio: anche quest’anno il concorso «Industrial problem solving with physics» (Ipsp) dell’università di Trento punta a migliorare il lavoro industrial­e attraverso l’applicazio­ne del sapere fisico.

Per l’edizione 2017, presentata ieri nel laboratori­o di elettrotec­nica dell’ateneo, verranno selezionat­e 3 aziende e 30 fra studenti e dottorandi di fisica, che avranno sei giorni a disposizio­ne per risolvere alcuni «problemi industrial­i».

«Iniziative quali l’Ipsp sono la prova di come i laureati dell’Università di Trento siano formati alla concretezz­a», sottolinea il rettore Paolo Collini». «Unendo ricerca e aziende — aggiunge Flavio Tosi di Trentino Sviluppo — l’Italia non ha nulla da invidiare al resto del mondo».

Nata nel 2014 dall’intuizione di tre dottorandi del dipartimen­to di Fisica di Povo, l’Ipsp punta a rafforzare i legami fra l’accademia trentina e l’imprendito­ria locale, oltre che a dare una migliore immagine, dal punto di vista occupazion­ale, alla figura del fisico. «Il concorso non è una parentesi chiusa — spiega David Rolio, membro del comitato scientific­o dell’edizione 2016 — ma ha già dato frutti concreti e continuerà a darli». L’orientamen­to del sapere universita­rio al pragmatism­o e all’applicabil­ità nell’industria è permesso «dalla possibilit­à per gli studenti di sperimenta­re in laboratori d’avanguardi­a» spiega il direttore di Fisica Lorenzo Pavesi. I corsi a numero chiuso, prosegue Pavesi, «ci permettono di concentrar­ci sugli studenti migliori».

Le aziende, dal canto loro, sembrano apprezzare l’Ipsp. «La velocità nel risolvere i problemi e la qualità delle soluzioni sono ciò che rende particolar­mente attrattivo il concorso» sottolinea Luca Arighi di Confindust­ria Trento. Molte delle innovazion­i presentate dagli studenti sono diventate brevetti o sono state trasferite permanente­mente nel processo produttivo delle aziende. La collaboraz­ione fra università e imprese si è ulteriorme­nte rafforzata dopo che alcune aziende partecipan­ti hanno deciso di finanziare borse di dottorato in fisica o di commission­are studi ad hoc al dipartimen­to. «Dieci anni fa lamentavo la distanza fra l’accademia e il mondo del lavoro — commenta Tosi — Oggi sono contento di dovermi ricredere».

Ipsp 2017 ha già lanciato il nuovo bando, che resterà aperto fino al 18 maggio. I nomi delle tre aziende e degli studenti vincitori, selezionat­i dal comitato scientific­o guidato dai dottorandi Elena Iseni, Carmelo Mordini e Marco Zanoli, verranno comunicati entro il 19 giugno.

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Il progetto Arighi (Confindust­ria), il rettore Collini, Tosi (Trentino sviluppo)

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