Il giudice assolve Dalle Nogare «Nessun mercato di voto»
TRENTO Si è concluso con un’assoluzione perché il fatto non sussiste il procedimento che vedeva imputato Sergio Dalle Nogare per il pesante reato di tentato mercato di voto nell’ambito di un concordato preventivo.
Il noto imprenditore, rappresentato dall’avvocato Marco Grotto del foro di Vicenza, era accusato di aver tentato di comperare un voto favorevole di un creditore chirografario, rappresentante di un’altra società. Avrebbe, secondo la versione dell’accusa sostenuta dal pubblico ministero Maria Colpani, offerto al rappresentante della società in questione un contratto di subappalto per un cantiere delle Corti Fiorite.
La difesa ha, fin dall’inizio del procedimento, rigettato ogni accusa. L’avvocato in Aula si è speso per dimostrare l’assenza di alcun interesse da parte del suo assistito ad un tale accordo, visto che secondo questa versione il concordato sarebbe stato votato comunque. Non sarebbe inoltre cambiato nulla, restando probabilmente contrario il voto della controparte per quanto riguarda la partita del concordato. Secondo la difesa rappresentata da Grotto, dunque, non vi sarebbe stata nessuna proposta da parte di Dalle Nogare al rappresentante dell’altra società.
Di ieri la notizia dell’assoluzione in primo grado del noto imprenditore: il giudice Serao l’ha decisa perché il fatto non sussisterebbe. Motivazioni in 90 giorni.