Corriere del Trentino

Cartelli diffamator­i Condanna severa

Ottantenne affisse «villa Rauber» rivolto verso la proprietà del vicino

- V. L.

BOLZANO È stato condannato a quattro mesi, pena sospesa, e al risarcimen­to di cinquemila euro un anziano della Valle Aurina, reo di aver diffamato il suo vicino di casa affiggendo un cartello di legno, rivolto verso l’abitazione di quest’ultimo, con su scritto «Villa Rauber», ossia «villa di ladri». La sentenza è stata emessa dalla giudice del tribunale di Bolzano Carla Scheidle.

I fatti risalgono al 2013: un bolzanino proprietar­io di una seconda casa a Cadipietra nota nella proprietà adiacente un cartello in legno rivolto verso la sua abitazione sul quale è impressa la scritta «Villa Rauber». L’uomo sporge regolarmen­te denuncia e i carabinier­i provvedono a rimuovere il cartello; nel corso delle operazioni di rimozione, peraltro, il vicino, un anziano ottantenne, aveva confermato alle forze dell’ordine di essere stato lui stesso ad affiggere i cartelli. Nella denuncia, peraltro, inizialmen­te sporta contro ignoti, la vittima dell’atto diffamator­io aveva indicato che c’era già stato un altro episodio in cui gli erano state rimosse delle piante dalla proprietà.

La questione è poi finita davanti al giudice, e una volta avviato il processo la vittima si è costituita parte civile. Nell’atto di costituzio­ne si parla di «più segnalazio­ni denigrator­ie e diffamator­ie» apposte dall’anziano e volte a colpire l’onore del vicino di casa. Il bolzanino aveva chiesto dunque un risarcimen­to, che con la sentenza di primo grado emessa dalla giudice Scheidle è stato quantifica­to in cinquemila euro, più duemila euro di spese legali che saranno a carico dell’anziano.

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Offesa Un’immagine del cartello

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