Trento, gli under 40 se ne vanno
Nel 2016 quasi 300 persone hanno scelto l’estero. Crescono le coppie miste
Gli under 40 del capoluogo se ne vanno all’estero. «Dobbiamo cercare di farli tornare» avverte l’assessore Stanchina. È quanto emerge da «Trento statistica». Nel 2016 si registra un boom di coppie miste. Valsugana superstar per i traslochi.
TRENTO Roberto Stanchina lo ammette subito: «Questo è un argomento che ci ha fatto pensare». Davanti al rapporto «Trento statistica 2016» elaborato dagli uffici comunali, l’assessore allo sviluppo economico punta l’attenzione su una tabella. Quella dell’emigrazione verso l’estero. Che traccia, negli ultimi due anni, una crescita consistente soprattutto da parte degli italiani: in sostanza, nel 2016 il 66% delle persone che hanno lasciato il capoluogo per andare all’estero erano italiani. «Si tratta — spiega Stanchina — di giovani dai 25 ai 40 anni. Anche noi, in Trentino, subiamo il fenomeno della “fuga dei cervelli”. È opportuno avviare un ragionamento per capire come riappropriarsi di questo patrimonio».
È questo uno degli aspetti più rilevanti del rapporto, che fotografa la situazione del capoluogo alla data del 31 dicembre 2016. Analizzando, nel dettaglio, i cambiamenti legati alla popolazione.
Il primo dato indica, in realtà, un valore stabile: per il terzo anno consecutivo infatti la popolazione residente non cresce. Se non in percentuali minimali: nel 2016 i trentini erano 117.418, 101 in più rispetto all’anno precedente. Negativo il saldo naturale (-5), con un tasso di fecondità totale di 1,31 figli per donna. Un valore, quest’ultimo, che se per le italiane cala a 1,11, per le straniere è quasi il doppio, arrivando a 2,09. Differenze tra italiane e straniere che si registrano anche per l’età media al parto: 31,5 l’età media cittadina, con un’età media di 32,6 anni per le italiane e 28,7 anni per le straniere.
Segno più, quindi, per il saldo migratorio (ossia la differenza tra iscrizioni e cancellazioni all’anagrafe): +463, con 3.403 iscritti e 2.940 cancellati. Il saldo di altre variazioni è invece negativo (-357). E se cresce l’emigrazione verso l’estero, di segno opposto è invece l’immigrazione.
In questo quadro, diminuiscono gli stranieri residenti (-2,4%): oggi sono 12.819 (con una prevalenza femminile) e rappresentano il 10,9% della popolazione, con la Romania sempre in cima alla classifica per quanto riguarda la provenienza e Gardolo e Centro storico-Piedicastello le circoscrizioni più multietniche. Molti (911 persone) nel 2016 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Con un dato interessante sul fronte delle famiglie: se quelle formate da due componenti stranieri sono in calo (-1,5% rispetto al 2015), a far registrare un vero boom sono le famiglie miste, che dal 2015 al 2016 sono aumentate del 12,3%.
E crescono anche i nuclei trentini, che con un aumento dello 0,5% raggiungono quota 53.246. Un incremento legato, in gran parte, al trend positivo dei nuclei unipersonali, che ormai rappresentano oltre il 40% del totale delle famiglie. Osservando invece la tendenza delle altre famiglie, si nota una sostanziale stabilità dei nuclei composti da due componenti e una diminuzione delle famiglie composte da 3 o 4 membri. In leggera crescita, infine, le famiglie numerose (con più di 5 componenti).
E tornano a crescere anche i matrimoni: 21 in più nel 2016 rispetto al 2015, con già dieci unioni civili registrate dall’approvazione della legge.