Rurale Rovereto, si tratta
Fissato il costo dei dipendenti: 8 milioni
TRENTO Continua la partita legata al nodo del lavoro nell’ambito del rilancio della Cassa Rurale di Rovereto. Ieri mattina si è tenuto l’incontro, che era in programma per la fine del mese, tra banca e sindacati. Al centro del ragionamento il costo del lavoro e la sua definizione per il 2017, stabilita a 8 milioni di euro.
L’appuntamento di ieri è arrivato dopo l’annuncio del presidente Geremia Gios che negli scorsi giorni aveva dichiarato che il bilancio 2016 chiuderà con otto milioni di perdita, un risultato negativo che si può leggere in relazione alla necessità di metter mano a nuove svalutazioni, sia alla difficoltà di far ripartire l’attività caratteristica. Sono quattro i milioni di bond sottoscritti dal Fondo comune delle Casse rurali. Sul tavolo il nodo della riapertura della procedura ex articolo 22. E proprio qui sarebbe arrivato l’incontro di ieri. Durante il quale è stato definito l’obiettivo in termini di costo complessivo del lavoro per il 2017 attorno a otto milioni. Sul lavoro ci sarebbe invece nell’aria un nuovo accordo. I dettagli, si è detto ieri, saranno definiti da un tavolo tecnico che inizierà i suoi lavori la prossima settimana. Durante il vertice di ieri non sono mancati i toni accesi, né gli accenni a un possibile ricorso al Focc il fondo per l’occupazione del credito cooperativo. Al centro del dibattito rimane dunque il nodo del lavoro, legato alla riapertura della procedura. Tra le richieste della banca degli scorsi giorni c’era poi la previsione di dieci esuberi.