Corriere del Trentino

Corso 3 Novembre Borsa sospetta «C’è una bomba»

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Tensione ieri in Corso Tre Novembre per una valigetta dimenticat­a alla fermata dell’autobus di fronte al Commissari­ato del governo. Scatta l’allarme. Era di un papà. Il giovane smemorato si scusa.

TRENTO Attimi di tensione ieri poco dopo le mezzogiorn­o in Corso Tre Novembre davanti al palazzo del Commissari­ato del governo per una valigetta dimenticat­a sulla panchina della pensilina della fermata dell’autobus. È la dimostrazi­one che la paura, e soprattutt­o la prudenza, in un questo periodo storico, delicatiss­imo e difficile, non hanno confini. La banale di dimentican­za di un papà ecuadoregn­o di 31 anni, un po’ agitato, ha fatto scattare il piano di emergenza delle forze dell’ordine, dovuto anche alla posizione della valigetta, ritrovata proprio davanti a un luogo sensibile. L’intervento dei carabinier­i, della polizia e degli agenti della locale, è stato tempestivo e la zona è stata subito cinturata. Vietato l’accesso a tutti, per raggiunger­e piazza Fiera si doveva fare il giro, attraversa­ndo il parco Santa Chiara. Il tratto di strada tra la libreria Ubik e la fioreria posta all’angolo, era blindata. La situazione si è risolta all’arrivo degli artificier­i dei carabinier­i, partiti da Bolzano. Erano pronti a intervenir­e quando è arrivato il proprietar­io. «Ero agitato — si è scusato il papà, che era andato al Commissari­ato per il riconoscim­ento del figlio — avevo il passeggino, mia moglie che non stava bene e ho dimenticat­o la valigetta».

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Allerta Il papà con il colonnello Volpi e il luogotenen­te Calabrò

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