Questore severo «Gli anarchici sono distruttivi»
Il questore: «Sono distruttivi, mascherati da democratici». Festa della polizia: reati in calo
Sono parole incisive quelle pronunciate dal questore D’Ambrosio alla festa per il 165esimo della fondazione della polizia: «Gli anarchici sono distruttivi, mascherati da democratici».
TRENTO «Presenze ingombranti e distruttive, mascherate da democratici». Non li chiama per nome, ma il riferimento è ovvio. Sono trascorsi solo due giorni dall’attentato incendiario al laboratorio di crittografia dell’università di Povo e ieri, in occasione della cerimonia per il 165° anniversario della Fondazione della Polizia, il questore Massimo D’Ambrosio ha colto l’occasione per una riflessione su un fenomeno, l’anarchia trentina, spesso sottovaluto, o comunque troppo tollerato. È un appello a cuore aperto quello del questore a tutta la società civile «perché per troppo tempo sono stati tollerati quasi fossero ragazzacci». È ora di dire basta, dice D’Ambrosio, e di prendere una posizione forte. «Noi — esordisce — la posizione l’abbiamo presa con forza, io stesso li ho definiti squadristi, cosa che ha dato loro molto fastidio, ma non ho voluto fare provocazioni, solo dare un nome alle cose, perché lo squadrismo, basta andare sul vocabolario, è l’attività violenta di chi vuole reprimere le idee degli altri con azioni violente. Non si venga a parlare di democratici millantando democrazia quando si è solo un gruppo di autoreferenziali che non ha spazio perché dice sempre delle stesse cose».
Il questore parla di rispetto delle idee, non della violenza. «Dobbiamo lavorare in sinergia, a noi non interessano le loro idee, quelle sono tutelate dalla Costituzione, quello che non si tollera è il ricorso alla violenza». Un messaggio chiaro rivolto a tutti: dalla politica alla società, lanciato davanti a una platea, ieri in questura, affollata di autorità politiche e militari. Il questore ha poi analizzato l’attività svolta dalla polizia nel corso dell’anno evidenziando un aumento dell’attività contro lo spaccio e soprattutto, mirata soprattutto a smantellare i canali di approvvigionamento della droga, ma anche con un’attenzione particolare al fenomeno dell’immigrazione. «Chi non ha titolo di stare qui, non può restare sul territorio» ha detto.
Analizzando i dati, in generale, si è registrato un calo di reati che sono passati da 18.788 nel 2014 a 15.059 nel 2016. Nel corso dell’anno sono state arrestate 208 persone, di cui 98 per stupefacenti e 1.343 persone sono state invece denunciate. Sono stati sequestrati 6,3 chili di cocaina, uno di eroina e 25 di hashish, mentre sono state identificate 70.714 persone di 17.661 extracomunitari. Per quanto riguarda la polizia anticrimine la maggior parte dei provvedimenti emessi riguardano la violenza domestica (238) e i provvedimenti di ammonimento per stalking (71). Su fronte dei reati online il questore ha ricordato il numero consistente di denunce effettuate dalla polizia postale (265), mentre per quanto riguarda i dati che fotografano il fenomeno immigratorio spiccano i provvedimenti di autorizzazione al soggiorno (11.071) e i permessi stagionali (1.159). In 200 casi la questura ha invece respinto la richiesta di permesso di soggiorno. Numeri a parte, nel corso dell’anno la polizia ha condotto importanti attività anche contro le truffe agli anziani, tra qui quelle, molto diffuse in questo periodo, messe in atto da finti avvocati. La squadra mobile ha anche denunciato una persona che avrebbe messo a segno una truffa ai danni dell’Associazione nazionale mutilati invalidi. In tre anni avrebbe intascato 30.000 euro di rimborsi chilometrici e trasferte non dovuti. Il questore, plaudendo all’attività di tutta la polizia, ha infine voluto rivolgere un ringraziamento al questore vicario Maurizio Auriemma, a lungo suo braccio destro che è stato nominato dirigente superiore e a breve lascerà Trento.