Corriere del Trentino

L’incubo piscina condiziona i lavori di Palazzo Thun

Centro natatorio, la minaccia di ostruzioni­smo rischia di ostacolare la scelta

- Giovannini

TRENTO La primavera di Palazzo Thun si preannunci­a decisament­e «calda». A tratti, probabilme­nte, addirittur­a bollente.

Se ieri pomeriggio i capigruppo hanno definito l’ordine del giorno della prossima tornata consiliare — in parte già anticipato nella riunione precedente —, le ultime dichiarazi­oni del capogruppo della Civica Trentina Andrea Merler (Corriere del Trentino di domenica) fanno già presagire scintille nelle sedute di maggio dedicate alla variazione di bilancio. Con un’incognita che pesa: entro giugno l’aula dovrà esprimersi sul nuovo centro natatorio di Trento sud. Una scadenza non di poco conto: dopo la proroga ottenuta dalla Provincia alla fine dello scorso anno, lo stesso assessore allo sport autonomist­a Tiziano Uez a metà febbraio aveva fatto sapere di non voler chiedere ulteriori deroghe ai vertici di Piazza Dante. Ma di voler arrivare a una decisione prima dell’inizio della pausa estiva.

Il modo in cui l’aula ci arriverà dipenderà però dai passaggi precedenti. A iniziare dal dibattito sul rendiconto 2016, presentato dall’assessore al bilancio Italo Gilmozzi nella tornata consiliare della scorsa settimana (insieme alla relazione sullo stato di attuazione delle linee programmat­iche, illustrata dal sindaco Alessandro Andreatta). Il dibattito sulla delibera, come già concordato, occuperà le sedute postpasqua­li del 26 e 27 aprile (quella del 27, per la precisione, visto che il 26 ci sarà la presentazi­one dell’atteso report su Asis). Sulla carta, il rendiconto non dovrebbe provocare grossi scossoni, visto che il quadro finale tratteggia una situazione sostanzial­mente positiva. Ma trattandos­i di cifre, qualche intervento critico da parte dell’opposizion­e l’assessore Gilmozzi lo avrà già messo in conto. Ed è difficile immaginare un voto «rapido».

Di sicuro, la delibera esaurirà il tempo a disposizio­ne per il mese di aprile. Con un appuntamen­to a maggio ben più delicato. Il prossimo mese infatti approderà in aula una variazione di bilancio forse più importante della manovra finanziari­a stessa, che dovrebbe definire il quadro finanziari­o di interventi quali la riqualific­azione del comparto del Santa Chiara (i finanziame­nti, in questo caso, saranno quelli statali) e la partita di viale dei Tigli. Ad attenderla al varco è soprattutt­o la minoranza, decisa a non far passare nulla senza «combattere». «Presentere­mo — ha avvisato in questi giorni Merler — centinaia e centinaia di emendament­i. Non siamo più disposti a vederci imporre delle scelte che poi la maggioranz­a non riesce a portare avanti. Abbiamo pronta una lista di interventi che presentere­mo al momento della discussion­e della variazione: o otterremo ciò che vogliamo, o questa volta siamo pronti a stare in aula a oltranza». Se queste sono le premesse, è legittimo immaginare che almeno un paio di sedute — se non di più — se ne andranno per la discussion­e della variazione. Ma se il dibattito si inasprisse, il rischio è di rimanere in consiglio fino a notte inoltrata. Con un ulteriore punto di domanda. Più complicato: se la discussion­e sulla variazione di bilancio si dilatasse troppo, si ridurrebbe necessaria­mente il tempo a disposizio­ne per trovare la quadra — in aula — sulla questione della nuova piscina. Per non chiedere ulteriori deroghe alla Provincia, in questo caso, si dovrà arrivare in consiglio con una posizione (almeno in maggioranz­a) chiara e unitaria.

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 ??  ?? Consiglio L’aula di Palazzo Thun. La tornata della prossima settimana slitta a quella successiva: si riparte dal rendiconto del 2016
Consiglio L’aula di Palazzo Thun. La tornata della prossima settimana slitta a quella successiva: si riparte dal rendiconto del 2016

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