La grinta di Shields «Voglio portare la squadra ai playoff»
TRENTO «Era il nostro primo obiettivo dal momento in cui abbiamo capito l’entità degli infortuni di Baldi Rossi e Marble. Si tratta di un giocatore che può ricoprire diversi ruoli, ha grossi margini di miglioramento e sarei pronto a scommettere che sarà oggetto del desiderio di diverse società quest’estate». Salvatore Trainotti, general manager dell’Aquila, ha presentato con queste parole il nuovo arrivo bianconero Shavon Shields che rimarrà agli ordini di coach Maurizio Buscaglia sino al termine della stagione.
L’ala americana di passaporto danese è sbarcata in Italia con la formula del prestito dal club tedesco dei Fraport Skyliners. Ventidue anni, 201 centimetri per 97 chili, Shields è un rookie nato e cresciuto a Overland Park, nel Kansas, che dopo una brillante carriera universitaria a Nebraska ha iniziato la sua prima stagione da professionista nel campionato germanico. Esterno di notevole fisicità, a Francoforte Shields ha disputato in questa stagione 26 gare di Bundesliga (14,0 punti e 5,7 rimbalzi di media con il 37% dall’arco) e 16 gare nella Basketball Champions League (13,1 punti con il 40,7% da 3, 5,1 rimbalzi e 2,1 assist). «Ho voluto venire a Trento per aiutare la squadra a qualificarsi ai play off e provare a portarla il più avanti possibile — queste sono state le prime parole dell’atleta danese —. In campo posso ricoprire diversi ruoli: guardia, ala, esterno, non è un problema. Starà al coach decidere come e dove utilizzarmi e io farò del mio meglio. Non ho avuto modo di informarmi sull’Aquila in quando la trattativa è stata molto rapida, so però che è un club con una grande organizzazione e molto serio. Per me è più che sufficiente».
Shields ha svolto ieri pomeriggio il primo allenamento ma con Buscaglia (impegnato a Roma con la nazionale under 20) si vedrà domani. «Il nostro tecnico lo conosce già e subito ha dato l’avvallo all’operazione — ha sottolineato Trainotti —. Non si è trattato di un’acquisizione semplice sia per il poco tempo a disposizione che per le limitazioni legate ai visti. A Francoforte abbiamo pagato un prestito per questi due mesi senza però sforare il budget. Cercavamo un profilo che potesse essere utilizzato come 2,3, 4 o 5 e Shavon risponde alla perfezione alle nostre esigenze. Oltre a lui stavamo monitorando un altro elemento che però ha precise caratteristiche di centro. Ora dovremo aiutarlo a inserirsi nel gruppo: il suo esordio sarà sabato a Varese».
L’ala In campo posso ricoprire diversi ruoli Deciderà il coach So che l’Aquila è un club con una grande organizzazione e che è serio