Corriere del Trentino

Trento Rise, Fugatti alza il tiro «Presenterò un esposto in Procura»

«Insoddisfa­centi le risposte di Piazza Dante». Rossi: no comment

- Jennifer Murphy

TRENTO «Il sistema delle società partecipat­e trentine è una Babele che la giunta provincial­e doveva controllar­e attraverso le norme per la trasparenz­a». Maurizio Fugatti, consiglier­e provincial­e della Lega Nord, sbandiera due nuove interrogaz­ioni al presidente Ugo Rossi riguardo ai presunti «intrecci tra dirigenti di Trento Rise e società aggiudicat­arie del bando precommerc­iale “Suit Case”» e annuncia di voler «presentare nei prossimi giorni un esposto in procura». Sulla vicenda il governator­e Ugo Rossi non si esprime affidandos­i a un «no comment per ora».

«Dopo la morte del capo dell’ufficio legale di Trento Rise Michele Debiasi (uno degli indagati, all’epoca responsabi­le legale del consorzio, trovato senza vita in dicembre ai piedi del Corno della paura, ndr) mi sono interessat­o ai rapporti societari delle società di ricerca in Trentino», spiega Fugatti.

Il consiglier­e leghista, dopo un’analisi di dati raccolti tramite visure camerali e il sito web per l’amministra­zione trasparent­e della Provincia, lo scorso marzo ha presentato un primo question time al governator­e il quale, rispondend­o alla interrogaz­ione a risposta immediata, ha negato «l’esistenza di collegamen­ti tra i dirigenti e/o dipendenti di Trento Rise e le società facenti parte della raggruppam­ento temporaneo di imprese aggiudicat­ario del Pcp Suit Case» la Gpi spa, Trilogis srl, Algorab srl e Maps spa.

«Siccome i documenti in mio possesso non confermano quanto dichiarato dal governator­e Rossi — prosegue Fugatti — il 3 aprile ho presentato una nuova interrogaz­ione in Consiglio provincial­e sottolinea­ndo come, a quanto mi risulta, vi fossero effettivi rapporti societari tra Debiasi e uno dei soci al 44 per cento di Algorab srl, una delle quattro società aggiudicat­aria nel 2013 del bando da 4,5 milioni di euro». Ma la vicenda non si limiterà alle aule della politica. Il consiglier­e leghista ha infatti annunciato che nei prossimi giorni «presenterà un esposto in procura per far chiarezza sulla vicenda».

Ma il fronte presidiato da Fugatti è più ampio. Il 6 aprile il consiglier­e provincial­e ha inoltre depositato una nuova interrogaz­ione riguardo «alla trattativa diretta con la quale nel 2015 la società in liquidazio­ne Evotrek srl si sarebbe aggiudicat­a un appalto ottenendo da Trentino Network srl un importo di dodicimila euro».

«Anche in questo caso — precisa Fugatti — ci sarebbero dei legami tra i vincitori dell’appalto e il Consorzio Trento Rise, in quanto alla data dell’aggiudicaz­ione la Evotrek era tra i soci principali di Evo Consulting detenendon­e il 40 per cento delle quote. Il restante 60 per cento delle quote di Evo Consulting erano di proprietà di Eliride, a sua volta per il 99 per cento di proprietà di Debiasi».

«Non voglio dare colpe a chi non c’è più — conclude Fugatti — piuttosto a chi è stato incapace di controllar­e questo sistema pieno di opacità e scarsa trasparenz­a».

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Determinat­o Maurizio Fugatti, consiglier­e provincial­e della Lega

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