L’arcivescovo invita ai «gesti umili»
Appello a preti e cresimandi. Ieri sera la lavanda dei piedi, stasera la via Crucis
TRENTO «Il regno di dio si nutre di gesti nascosti, di tanti uomini e donne che, nel silenzio umile, asciugano le lacrime. Ma quelle altrui, non le proprie». Con queste parole l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi ha invitato i preti e i duecento ragazzi cresimandi che ieri hanno partecipato alla messa crismale del giovedì santo tenutasi in cattedrale a interpretare il presente. «Assemblee eucaristiche disertate, strutture ormai sproporzionate della nostra pastorale, la fatica a trovare collaboratori, gli acciacchi dell’età — continua — Il regno di dio non si misura con l’imponenza dei numeri, delle strutture, con il sentirsi al centro della mappa del potere».
Ieri sera la messa «In coena domini» ha ricordato l’ultima cena di Gesù e dato inizio alla settimana santa che culminerà nel Triduo pasquale. Nell’occasione Tisi ha rinnovato il gesto della lavanda dei piedi compiendolo per sei preti infermi e sei religiose, ricordando poi nell’omelia le parole di don Primo Mazzolari, il quale chiedeva di assumere in fratellanza Giuda domandando pietà nei suoi confronti. «Con queste parole, don Primo ci aiuta a entrare nel mistero di questa santa cena che sta sotto il segno del tradimento» ha spiegato Tisi, evidenziando poi che «in positivo la nostra ripulsa davanti a chi ci apostrofa come traditori, rivela il bisogno di incontrare fedeli» mentre in negativo «nel clima culturale odierno dove le colpe sono sempre degli altri, l’appellativo “Giuda” mette in luce la difficoltà di percepire che in ognuno di noi abitano gelosie, invidie e cattiverie».
Oggi è prevista la celebrazione della passione e morte del Signore che si svolgerà questo pomeriggio alle 15 nella cattedrale di Trento. Stasera alle 20,30 la via Crucis in Santa Maria Maggiore.