Corriere del Trentino

Equitalia, 200 domande al giorno Regione: boom di rottamazio­ni

Accelerazi­one nell’ultima settimana di marzo: +27%. Termine il 21 aprile

- Enrico Orfano

TRENTO La rottamazio­ne delle cartelle di Equitalia si dimostra un successo in regione, in realtà più a Bolzano che a Trento. Gli importi sono più importanti in Alto Adige, ma c’è un elemento nuovo: una forte accelerazi­one delle nuove domande avvenuta fra il 23 e il 31 marzo, superiore a un +27%.

La «Definizion­e agevolata» prevista dal decreto legge 193/2016, convertito poi il legge e in vigore dal 3 dicembre, si applica alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2016. «Chi intende aderire pagherà l’importo residuo delle somme inizialmen­te richieste senza corrispond­ere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazi­oni previste dalla legge».

In Trentino Alto Adige Equitalia parla di vero e proprio boom. «Dal 4 novembre al 23 marzo sono state protocolla­te 5.761 istanze di adesione, gli uffici di Equitalia ne hanno lavorate 5.633 per un controvalo­re di circa 167,1 milioni di euro». «Il dato è destinato a crescere quando saranno lavorate le restanti 128 richieste. Il dato delle province vede prima Bolzano con 116,9 milioni, seguita da Trento con 50,2 milioni di euro».

«Ma il vero e proprio boom di adesione è stato registrato nell’ultima settimana di marzo — spiegano gli uffici di Equitalia — Dal 24 al 31 sono stati ben 1.595 gli abitanti della regione che hanno presentato o inviato la richiesta di rottamazio­ne, con una media di circa 199 al giorno per un totale complessiv­o, al 31 marzo, di 7.356 domande con Trento in testa con 4.086 adesioni pervenute, seguita da Bolzano con 3.270 richieste di adesione».

I numeri sono destinati a salire, visto che la legge ha spostato dal 31 marzo al 21 aprile il termine ultimo per poter aderire, «anche grazie agli strumenti informatic­i messi in campo da Equitalia per affrontare un’operazione straordina­ria che al 31 marzo ha fatto registrare in tutta Italia 780mila richieste di rottamazio­ne per un controvalo­re (lordo) sulle 502mila lavorate dalla società di riscossion­e, pari a 8,3 miliardi di euro».

Equitalia ricorda che si può aderire alla definizion­e agevolata recandosi agli sportelli, ma anche: inviando il modulo DA1 che è sull’home page del portale www.gruppoequi­talia.it con la semplice email, o con la posta elettronic­a certificat­a, oppure direttamen­te attraverso l’area riservata del sito (credenzial­i da Inps, Agenzia Entrate, Spid) o con l’area web EquiPro, dedicata ai profession­isti, commercial­isti, avvocati tributaris­ti, caf e consulenti del lavoro abilitati dall’Agenzia delle entrate.

Nei giorni scorsi i commercial­isti regionali rimarcavan­o: «Si tratta di un azzerament­o delle sanzioni: si paga quindi solo l’imposta, non gli interessi moratori che questa imposta ha generato e l’aggio, comunque ridotto, per Equitalia. Perché l’aggio si calcola normalment­e sull’importo della sanzione che, appunto, non c’è più, e sugli interessi». Se non si fa domanda «si perdono le agevolazio­ni e quindi la possibilit­à di rateizzazi­one. Il cittadino quindi pagherà la cartella con la mora». I cittadini che seguono la procedura informatic­a, devono presentare una mail con dati anagrafici e numero delle cartelle.

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A Trento Una sede di Equitalia a Trento, in questi giorni gettonata

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