Palazzetto, cinquemila posti entro il 2018
Basket, dal 2018 le nuove regole per la serie A. L’adeguamento potrebbe costare 3-4 milioni
Si apre la «sfida» per portare il PalaTrento a 5.000 posti entro il 2018, come prevede la Federazione basket. «Lo studio di fattibilità c’è» assicura l’assessore Italo Gilmozzi.
TRENTO La questione fa discutere il mondo del basket da tempo. E fa «tremare» metà delle squadre che militano oggi in serie A. Trento compresa: a partire dalla stagione 20182019, la capienza dei palazzetti che ospitano le partite della massima serie di pallacanestro dovrà essere di almeno 5.000 posti. Con un passaggio in più, definito in questi giorni dal consiglio della Federazione italiana pallacanestro: la «regola» dei 5.000 posti sarà applicata dai playoff della stagione 2017-2018. Lasciando alle società, quindi, praticamente solo un anno di tempo per attrezzarsi.
Un problema non di poco conto, che — dati alla mano — coinvolge sette dei sedici campi dell’attuale serie A. Tra cui il PalaTrento di via Fersina. L’impianto cittadino, infatti, inaugurato nel Duemila, può garantire oggi una capienza di 4.387 posti, 613 in meno della soglia indicata dalla Fip. Non va meglio a Pistoia (3.916 posti), Brindisi (3.534), Cremona (3.519), Capo d’Orlando (3.510), Venezia (3.509) e Reggio Emilia (4.600). Si salvano, per ora, solo Milano (il Forum può ospitare la bellezza di 12.331 tifosi), Pesaro, Cantu, Caserta, Avellino, Varese e Sassari, mentre Brescia e Torino hanno già pronte le soluzioni.
Per l’Aquila basket, impegnata proprio in questo periodo nelle sfide decisive per i playoff, il nodo del campo da gioco è sotto la lente dei vertici da mesi. Con un dialogo già avviato con il Comune (e con la Trentino volley) per cercare di risolvere la situazione in tempi brevi. Ma con la prospettiva, se non si riuscisse a rimanere entro i termini, di un «piano B». Già abbozzato. «Questa situazione — ha spiegato infatti il presidente della società di piazzetta Lunelli Luigi Longhi alla Gazzetta dello Sport — può essere l’occasione giusta per dare un lifting a un palazzo che ha quasi vent’anni. Esiste un progetto per l’ampliamento che coinvolgerà anche il club di volley. Siamo due realtà importanti, non penso vogliano farci emigrare. Di sicuro in sei mesi non si farà nulla. Spero in una proroga. Allo stato attuale, i playoff nella prossima stagione si potrebbero giocare a Verona». Una scelta, quella della città scaligera, che sarebbe preferita alla più vicina Bolzano, il cui palazzetto da 7.200 posti sarebbe meno adatto per ospitare partite di basket.
Ma prima di pensare alle opzioni fuori provincia, si cercherà di stringere i tempi per una soluzione trentina. «La questione è già stata affrontata» assicura infatti l’assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi. «Lo studio di fattibilità — prosegue — è pronto e conferma che al PalaTrento cinquemila posti ci stanno». Un progetto che l’amministrazione ha già condiviso con i vertici dell’Aquila basket, ma anche con quelli di Trentino volley (per la pallavolo la soglia attuale è di tremila posti). E che è stato presentato anche all’assessore provinciale allo sport Tiziano Mellarini. «Lo stesso documento elaborato dalla commissione comunale sport — ricorda Gilmozzi — chiede all’amministrazione di portare la capienza del PalaTrento a 5.000 posti».
L’incognita, anche in questo caso, riguarda però la parte economica. Per l’adeguamento del palazzetto di via Fersina, secondo le prime stime, servirebbero infatti circa 3-4 milioni di euro. Una cifra non stratosferica, ma nemmeno indolore per bilanci comunali ormai ridotti all’osso. «È evidente — chiarisce l’assessore — che il confronto con la Provincia, in questo caso, risulta determinante». Ma il confronto non potrà dilungarsi troppo: per evitare viaggi in terra veneta all’Aquila tra un anno (sempre che i bianconeri accedano ai playoff), i lavori al PalaTrento dovranno necessariamente svolgersi nel corso dell’estate. O, mal che vada, almeno nella prossima estate per essere pronti per la stagione 2018-2019.