Infortuni sciistici L’incremento è stato del 20%
Bilancio dei carabinieri: oltre duemila gli interventi
Aumentano gli infortuni sulle piste da sci dovuti a scontri. Nella stagione agli sgoccioli si è registrato un incremento del 20%, con un totale di 294 infortuni. Il picco di soccorsi a Campiglio.
TRENTO Aumentano gli infortuni sulle piste da sci dovuti a scontri. Nella stagione agli sgoccioli si è registrato un incremento del 20%, con un totale di 294 infortuni.
È uno dei dati emersi dal «bilancio» 2016-2017 del servizio dei carabinieri sciatori, tracciato ieri dal comandante provinciale Luca Volpi, affiancato dal comandante della compagnia di Riva Marcello Capodiferro e dal comandante del nucleo investigativo provinciale Andrea Oxilia.
Undici, in totale, i comprensori sciistici vigilati, con circa quaranta carabinieri sciatori impegnati. E 2.325 gli interventi di soccorso effettuati (un solo decesso registrato nel corso della stagione invernale, per infarto). Una trentina le contravvenzioni elevate per sci fuoripista e per eccesso di velocità in pista, mentre circa venti sono quelle elevate agli impiantisti per segnalazioni sbagliate o carenti. Le multe per ubriachezza sono state una ventina, quasi tutte dopo la pausa pranzo (momento in cui si registra il maggior numero di infortuni). Venti i casi di furto di attrezzature sciistiche, mentre 89 le persone disperse e ritrovate.
Il maggior numero di soccorsi è stato registrato dai carabinieri di Madonna di Campiglio, con 761 interventi.
Infine, le denunce per esercizio abusivo della professione di maestro di sci sono state tre.