Sede questura, il Tar si occupa dell’ampliamento
La gara per i lavori di completamento della nuova questura di Trento è da poco terminata ed è già al Tar. I lavori di ampliamento della «nuova» questura lungo viale Verona era stati affidati il 29 marzo.
TRENTO Gli appelli di Mauro Gilmozzi contro il proliferare dei ricorsi in materia di appalti in Trentino non sembrano essere serviti. La gara per i lavori di completamento della nuova questura è da poco terminata ed è già al Tar.
Si tratta dei lavori di ampliamento della «nuova» questura di Trento, quella che ormai da diversi anni sorge lungo viale Verona. Il 29 marzo scorso, il servizio appalti della Provincia aveva concluso l’aggiudicazione dei lavori, vinti da un raggruppamento temporaneo di imprese con Df Costruzioni (Lavis) come capogruppo. Il raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Edilzeta non ha accettato il «verdetto» della commissione tecnica e ha deciso di impugnare l’aggiudicazione chiedendo, come è prassi in questi casi, la sospensione. I lavori, quindi, non partiranno fino a che il contenzioso non sarà pianato di fronte alla giustizia amministrativa. Come è praticamente la norma in questi casi, non basterà la pronuncia del tar di Trento a risolvere la questione. Chi, tra Edilzeta e la Provincia autonoma, perderà in primo grado farà ricorso in Consiglio di Stato e, nel frattempo, a lavorare saranno solo gli avvocati.
Se i ricorsi al Tar sono in calo, non così quelli che riguardano gli appalti, raddoppiati negli ultimi anni e arrivati ormai a rappresentare l’11% del totale dei contenziosi amministrativi.