In casa pistola carica e matricola abrasa Nei guai pensionato della Valsugana
TRENTO Era già rimasto coinvolto in un’indagine per bracconaggio, ma ora dovrà rispondere anche di possesso illegale di arma da fuoco. Non un fucile o una scacciacani, come verrebbe da pensare, ma una pistola a tamburo con tanto di matricola abrasa.
È così finito nei guai con la giustizia un sessantasettenne della Valsugana, già noto alle forze dell’ordine. Ieri mattina i carabinieri della stazione di Levico si sono presentati a casa dell’uomo e hanno effettuato una perquisizione domiciliare, su ordine della Procura, e hanno trovato una pistola P38, con proiettili inesplosi nel tamburo e la matricola abrasa. I carabinieri non hanno trovato munizioni, ma hanno subito sequestrato l’arma per effettuare ulteriori accertamenti tecnici che saranno eseguiti da parte del personale specializzato dell’Arma. I militari intendono infatti capire da dove proviene la pistola e se è stata utilizzata per altri delitti.
Le indagini da parte dei carabinieri della Valsugana sono in corso, nel frattempo il pensionato è stato denunciato e dovrà affrontare un procedimento giudiziario. L’indagine dei carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana è nata da un’attività antibracconaggio che era stata effettuata alcuni mesi fa. Le indagini proseguono.