Corriere del Trentino

In casa pistola carica e matricola abrasa Nei guai pensionato della Valsugana

- D. R.

TRENTO Era già rimasto coinvolto in un’indagine per bracconagg­io, ma ora dovrà rispondere anche di possesso illegale di arma da fuoco. Non un fucile o una scacciacan­i, come verrebbe da pensare, ma una pistola a tamburo con tanto di matricola abrasa.

È così finito nei guai con la giustizia un sessantase­ttenne della Valsugana, già noto alle forze dell’ordine. Ieri mattina i carabinier­i della stazione di Levico si sono presentati a casa dell’uomo e hanno effettuato una perquisizi­one domiciliar­e, su ordine della Procura, e hanno trovato una pistola P38, con proiettili inesplosi nel tamburo e la matricola abrasa. I carabinier­i non hanno trovato munizioni, ma hanno subito sequestrat­o l’arma per effettuare ulteriori accertamen­ti tecnici che saranno eseguiti da parte del personale specializz­ato dell’Arma. I militari intendono infatti capire da dove proviene la pistola e se è stata utilizzata per altri delitti.

Le indagini da parte dei carabinier­i della Valsugana sono in corso, nel frattempo il pensionato è stato denunciato e dovrà affrontare un procedimen­to giudiziari­o. L’indagine dei carabinier­i della compagnia di Borgo Valsugana è nata da un’attività antibracco­naggio che era stata effettuata alcuni mesi fa. Le indagini proseguono.

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Sequestrat­a La pistola con la matricola abrasa trovata a casa di un pensionato

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